“Aller Anfang ist schwer”, ovvero “Ogni inizio è sempre difficile”. Forse in Germania un po’ meno, specie se si è alla ricerca di un impiego. Quando in Europa si parla di lavoro, infatti, il primo pensiero va immediatamente al modello tedesco. E non potrebbe essere altrimenti, dato che la Germania è al secondo posto tra i paesi europei per tasso di occupazione (76,2%) e garantisce uno stipendio medio lordo pari a 48.000 euro annui (circa 4.000 al mese).
Questi risultati sono frutto di politiche occupazionali che le hanno permesso, dal 2004 ad oggi, di dimezzare il tasso di disoccupazione dal 10,5% al 5%. Ne è un esempio l’introduzione del salario minimo nel 2015, che attualmente si attesta a 9,82 euro l’ora, ma che da luglio 2022 passerà a 10,45 euro per poi aumentare ulteriormente ad ottobre 2022, quando arriverà a 12 euro.
Alla luce di questi dati, è interessante fare luce sul mercato del lavoro tedesco attuale e futuro per comprendere quelli che saranno i profili più ricercati da qui ai prossimi 10 anni. Su questo tema Babbel, la prima app al mondo per l’apprendimento linguistico ha stilato una speciale classifica sui lavori maggiormente richiesti in Germania, come mostra l’infografica “I lavori più richiesti in Germania nei prossimi 10 anni”.
Quali sono le occupazioni più richieste in Germania? Dagli sviluppatori di software e dai programmatori fino agli architetti e agli ingegneri civili, passando per gli infermieri, gli esperti di economia e gestione aziendale, e i consulenti e gli analisti IT, sono tutti lavori che hanno in comune un requisito fondamentale: sapere il tedesco.
La lingua tedesca può sembrare un ostacolo insormontabile per gli italiani, in quanto presenta una complessità a livello di struttura linguistica che ne rende meno intuitivo l’apprendimento. Tuttavia, i benefici che derivano dall’imparare il tedesco superano di gran lunga gli altri aspetti. Innanzitutto, perché è la seconda lingua più popolare in Europa, oltre ad essere molto richiesta e parlata anche in paesi come l’India e il Giappone.
In secondo luogo, perché apre le porte a molteplici opportunità di impiego sia in Italia, che ogni anno ospita milioni di tedeschi in vacanza, sia in Germania, che, come osservato precedentemente, vanta un’economia solida e un mercato ricco di occasioni lavorative. Dunque, se è vero che ogni inizio è sempre difficile, imparare a parlare il tedesco potrebbe diventare il primo passo per rendere tutto più semplice.
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