Arredare la propria casa per sfruttare al meglio gli spazi e avere a disposizione mobili in grado di contenere tutto ciò che si possiede può non essere sempre una cosa semplice, soprattutto quando non si vogliono spendere cifre eccessivamente alte, ed è proprio in casi come questo che entra in gioco un colosso del calibro di IKEA, la multinazionale che può vantare centinaia di punti vendita in tutto il mondo, 21 dei quali anche in Italia, dove offre ai propri clienti un vastissimo catalogo di prodotti.
Il colosso svedese è presente ormai da molti anni anche negli USA, ed è proprio qui che la società è stata costretta in queste ultime settimane ad annunciare il ritiro di ben 29 milioni di cassettiere della linea Malm, che secondo le informazioni disponibili, solo negli ultimi due anni avrebbero provocato la morte di tre bambini, tragedie che hanno spinto IKEA a prendere questa drastica decisione.
In particolare l’annuncio è arrivato ad alcuni mesi dall’ultima tragica morte di un bambino di soli 22 mesi. Theodore McGee, questo il nome del piccolo che viveva insieme alla sua famiglia nella città di Apple Valley, nello stato del Minnesota. L’incidente è avvenuto lo scorso febbraio, quando i genitori hanno trovato il piccolo ormai senza vita, schiacciato da una cassettiera della linea Malm che gli è finita addosso.
Non sarebbe, tuttavia, il primo caso del genere. Solo negli ultimi due anni altri due bambini sono morti a causa di due cassettiere dello stesso tipo vendute da IKEA, e la stessa Consumer Product Safety Commission statunitense ha confermato che le morti sarebbero in totale 6, la prima avvenuta circa 27 anni fa e le altre tra il 2002 e il 2016, mentre almeno 30 sarebbero gli incidenti segnalati dai consumatori.
Questo ha convinto IKEA ad annunciare il ritiro di circa 29 milioni di cassettiere suddivisi in sei diversi modelli della linea Malm dal mercato statunitense acquistate dai clienti tra il 2002 e il 2016, mettendo a disposizione un rimborso per l’acquisto effettuato a seconda del modello o la possibilità di ricevere un kit per fissare il mobile alla parete, in modo che una volta aperti tutti i cassetti non rischi di sbilanciarsi e cadere in avanti provocando altri incidenti potenzialmente fatali.
Riguardo alle possibili responsabilità di IKEA in merito a quanto accaduto, pur non avendo effettivamente modificato il design delle cassettiere incriminate dopo gli incidenti avvenuti negli anni passati, è anche vero che la società ha preso dei provvedimenti e lo stesso Presidente di IKEA negli USA, Lars Petersson, ha chiarito che nei manuali di istruzioni necessari al montaggio dei mobili, veniva specificata la necessità di mettere in sicurezza la cassettiera fissandola al muro e negli stessi punti vendita, inoltre, veniva messo a disposizione un kit da utilizzare per il fissaggio.
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