La modella francese Ines Rau è la prima Playmate transgender che debutterà nel numero di novembre 2017, della nota rivista. Nello stesso numero ci sarà anche un grande tributo al fondatore Hugh Hefner della rivista, che apparirà anche sulla copertina.
L’accettazione dello smantellamento delle identità di genere e il superamento del binario maschile-femminile, è un ulteriore passo verso una “evoluzione” dei parametri propri dell’identificazione del genere umano. La persona – in teoria – dovrebbe superare il genere.
Nel mondo della moda e delle copertine questo è più facile. Ciò che appare può anche essere diverso da ciò che si è. In ogni caso vedendo questa ragazza, non si può non pensare a lei come ad una bellezza propria della Femminilità, con un involucro che per un dettaglio non le appartiene. Transgender si è sempre lo si è sempre associato a pratiche Hot/Sex/Porn, ma è uno stato di fatto come l’esser Maschio/Femmina/Gay/Lesbica/Trans.
A novembre avremo la prima Playmate Trangender, non c’è niente di male e non si gridi allo scandalo. Già nel 1991 sulla Rivista erano apparse foto di modelle delle quali non era stata diffusa la particolarità d’essere Trans. Così anche per le edizioni di altri Paesi, tali dettagli sono stati superati dalla “Bellezza”.
Oggi Ines vive una favola, una realtà inaspettata che fa metter da parte i giorni bui di un’infanzia difficile – come spesso accade in queste situazioni – del sapersi accettare e farsi riconoscere. Oggi Ines è una ragazza serena e anche felice…..
Ha firmato il contratto con Playboy ha festeggiato con il proprio ragazzo. Rau ha recitato già in una compagnia di Balmain e ha posato per Vogue Italia. A 26 sta vivendo finalmente – forte anche della curiosità che innesca e grazie alla sua bellezza e prorompente femminilità – una vita nuova nel Mondo della Moda. Ha girato anche un film. In realtà si tratta di una partecipazione, ma è un ulteriore passo.
Ines Rau, 26 Parigina fotografata da Ryan McGinley sarà la protagonista del nuovo numero di PlayBoy. Era stato lo stesso Hugh Hefner, l’istrionico fondatore della rivista a contattarla. Conscio dell’evoluzione della società e della stessa sessualità, ma anche della curiosità dei Media, il grande vecchio – poi scomparso a 91 anni – aveva ancora il piglio di trovare nuove “scoperte”. Ines rappresentava una novità. Hugh ne era molto orgoglioso.
Ines Rau in questo vuole essere d’esempio e difendere “chiunque abbia paura di essere se stesso solo perché teme di essere giudicato o rifiutato. Le persone dovrebbero essere incoraggiate a vivere le proprie differenze e non a diventare chi la società dice di essere”.
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