La diffusione di internet a livello globale continua certamente a portare molti benefici a milioni di persone in ogni parte del mondo, grande alle notevoli opportunità offerte da questo mezzo dalle potenzialità infinite, ma al tempo stesso non mancano i lati negativi, legati soprattutto ai tanti pericoli che possono celarsi nel web, ma anche all’uso che realtà pericolose come quelle del terrorismo ne fanno per reclutare nuovi adepti.
Un esempio drammatico e alquanto pericoloso è quello dell’ISIS (Islamic State of Iraq and Syria), il gruppo terroristico islamista guidato da Abu Bakr al-Baghdadi, che da tempo si muove anche attraverso la rete per reclutare adepti, spingendo alcune delle più importanti realtà social presenti online a dichiarare una vera e propria guerra ai contenuti legati al terrorismo. E proprio due dei principali esponenti dei social network, come Facebook e Twitter, sono stati presi di mira in un nuovo video pubblicato in questi ultimi giorni.
E’ già da diverso tempo che i due principali social network presenti online, Facebook e Twitter, hanno deciso di contrastare la diffusione di contenuti legati alla propaganda dei terroristi, chiudendo centinaia di account aperti da tutto il mondo, strategia che, come prevedibile, non sembra aver fatto piacere ai gruppi che sostengono i terroristi.
Non stupisce, quindi, che un gruppo che sostiene l’ISIS e che si fa chiamare Sons of Caliphate Army, ha pubblicato un lungo filmato, corredato da un breve testo e che mostra immagini raffiguranti Mark Zuckerberg e Jack Dorsey, amministratori delegati, rispettivamente, di Facebook e Twitter, crivellati di proiettili e avvolti dalle fiamme.
Nel testo che viene mostrato durante il video, si legge:“A Mark e Jack, fondatori di Twitter e Facebook, e al loro governo cruciato. Annunciate quotidianamente di sospendere molti dei nostri account. A voi diciamo: è tutto quello che sapete fare? Non siene al nostro livello. Se chiudere un account ne prenderemo 10 in cambio e presto i vostri nomi saranno cancellati dopo che i vostri siti saranno cancellati, Allah permettendo, e saprete che noi diciamo la verità“.
Nello stesso video, inoltre, i sostenitori dell’ISIS rivelano di essere riusciti ad hackerare più di 10.000 profili Facebook, oltre 150 gruppi Facebook e 5000 profili Twitter, tutti distribuiti a sostenitori dell’autoproclamato stato islamico. Un portavoce di Twitter, a tal proposito, ha dichiarato che la società non rilascerà commenti al riguardo, trattandosi ormai di minacce che arrivano costantemente, ma in compenso continua l’impegno dei due social network nella lotta al terrorismo online, come dimostrano i centianai di migliaia di account chiusi nel corso di questi ultimi anni.
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