A maggio Abu Muhammad al Adnani, portavoce dell’Isis aveva esortato i combattenti “sulla via del jihad” ad attaccare i miscredenti in casa loro e di ucciderli in qualsiasi mezzo, anche con “un coltello”. Continua nel videomessaggio fatto circolare all’inizio del Ramadan: “Se potete uccidere un miscredente americano o europeo – soprattutto uno sporco francese – o un australiano o un canadese, uccidetelo in qualunque modo possibile e immaginabile“. E così dopo il tragico epilogo di Nizza, in Germania la scorsa notte un 17enne è salito su un treno regionale armato di ascia e coltello e dopo aver urlato “Allah Akbar” ha attaccato i passeggeri del convoglio. Il giovane afghano, in affidamento presso una famiglia tedesca, sul posto da due anni, ha ferito gravemente tre passeggeri e uno in modo lieve con l’assalto del treno diretto a Würzburg, in Baviera. Gli altri 14 sono sotto shock.
Ha poi tentato la fuga ma le forze speciali sopraggiunte sul luogo lo hanno ucciso a colpi di arma da fuoco dopo essere stati attaccati. I feriti gravi fanno tutti parte della stessa famiglia di Hong Kong: sono il padre di 62 anni, la madre 58enne, la figlia di 27 e il fidanzato della giovane, di 31 anni. Il figlio 17enne non sarebbe ferito. Il treno è stato fermato a a Heidingsfeld, quartiere della città di Wurzburg, capoluogo della Bassa Franconia. Era partito da Treuchtlingen alla volta di Wurzburg.
Oltre alla frase urlata nel vagone, sono state trovate tracce della sua devozione all’Isis, con una bandiera dipinta a mano nella sua camera. Al momento gli investigatori stanno cercando di capire se avesse contatti con circoli islamisti o se è stata una sua radicalizzazione ad averlo portato a fare questa azione di sua iniziativa.
Aggiornamenti ore 18.15:
L’agenzia stampa del Califfato ha diffuso in tempo record un video del giovane che afferma di chiamarsi Muhammad Riad e di essere un soldato dell’Isis. Cita Al Baghdadi, ogni tanto si blocca e guarda al di là della telecamera, come se ci fosse qualcun altro dall’altra parte a suggerire le parole. Ripete più volte l’espressione «Inshallah» mentre agita un coltello. “Farò un attentato suicida in Germania”, dice il giovane. “Vi combatterò fino a quando il sangue mi scorrerà nelle vene”. La decisione di compiere questo atto sembra sia nata dopo aver saputo sabato scorso della morte di un suo amico ucciso in Afghanistan. Erik Ohlenschlager, il 17enne, voleva vendicare l’amico con gli infedeli.
Sempre attraverso l’agenzia l’Isis ha rivendicato l’attacco sul treno: il responsabile dell’assalto è un «soldato dello Stato Islamico» che ha risposto all’appello di colpire i paesi della coalizione.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.