Barbarie. Crudeltà. Morti efferate. Di questo e altro ancora continuano a macchiarsi i militanti dell’Isis. Le ultime atrocità le hanno commesse con i propri combattenti. Secondo Aska News, in Iraq, l’Isis avrebbe seppellito 45 suoi membri colpevoli di essere fuggiti dalla battaglia nei pressi di villaggio di Al Bashir, città irachena a nord della capitale Baghdad. Non solo la notizia dell’uccisione è aberrante ma anche la modalità con cui è avvenuta. I miliziani infatti sarebbero stati seppelliti ancora vivi. La notizia è stata data da “al Sumeriya” pochi giorni dopo il ritrovamento della fossa comune con i 45 cadaveri in un territorio di pertinenza dell’Isis. Il ritrovamento era stato comunicato dall’inviato speciale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Jan Kubis, che riferiva anche questa come prova della mostruosità dei crimini efferati commessi dai miliziani del cosiddetto Stato Islamico.
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