Nei contenuti del 24° rapporto di Comieco, presentato lo scorso anno, il nostro paese sembra essere tra quelli che eccellano per il riciclaggio della carta.
L’Italia ai primi posti per il riciclaggio della carta
Ai giorni nostri, quando si parla di rifiuti è quasi inevitabile non pensare alla raccolta differenziata ed anche la carta Favini che utilizziamo tra le mura del nostro ufficio deve essere correttamente riciclata, così da potergli dare una nuova vita. A tal proposito, desideriamo approfondire questo tema analizzando i dati raccolti in occasione del 24° rapporto di Comieco che mette sotto la lente d’ingrandimento l’impegno dei cittadini per cercare di gettare correttamente la carta, così da poterla riciclare in maniera efficiente. In questo momento in quasi tutti i comuni italiani si svolge il ritiro e il riciclo degli imballaggi realizzati in carta e cartone e, a quanto pare, l’Italia sembra essere corretta nello svolgere quest’attività. Il nostro paese, che nel 2018 ha visto proprio un incremento della raccolta differenziata di carta e cartone, si trova così in cima alla classifica di quei paesi che operano correttamente per differenziare la carta. Il sistema efficace di gestione della carta consente su tutto il territorio italiano di operare in maniera precisa, da nord al sud. Pensate che in Italia si produce all’incirca 56 chili di carta e cartone da differenziare per persona e che il sud negli ultimi anni ha contribuito per il 50% ai volumi di materia da gettare.
Aumenta l’impegno dei cittadini nel fare la raccolta differenziata
Oramai eseguire la raccolta differenziata non è neppure così tanto difficile: basta pensare che anche il consorzio per il riciclo di carta e cartone, Comieco, ha erogato ben oltre 97 milioni di euro ai comuni convenzionati per compiere una raccolta corretta di questi materiali. Molti comuni hanno pure organizzato delle aree ecologiche, dove gli stessi cittadini possono recarsi per smaltire in maniera corretta i propri rifiuti: in questo modo, si cerca dapprima di incoraggiare una minor produzione di oggetti da gettare e, in secondo luogo, si portano i rifiuti in aree autorizzate che poi saranno le stesse addette al corretto smaltimento dei materiali. Non dimentichiamoci che anche i supermercati e i centri commerciali oramai propongono soluzioni per organizzare l’angolo della spazzatura in maniera intelligente: da una parte possiamo trovare sacchetti fatti meglio, che si biodegradano facilmente, come pure contenitori già suddivisi per dividere correttamente la carta da lattina, vetro e plastica. Lo stesso ministro dell’ambiente Sergio Costa, con i dati alla mano, ha fatto notare che l’impegno dei cittadini è evidente e che molti di loro differenziano con grande responsabilità i rifiuti prodotti all’interno della propria economia domestica (e non solo). L’uomo, poi, ha poi portato l’attenzione sul sud d’Italia si stanno riscontrando risultati davvero molto interessanti, con una crescente sensibilità verso questo tema che oramai sta a cuore veramente a tutti.
Gli obiettivi del futuro per migliorare ancora di più
Nonostante l’Italia si contraddistingua come il quarto produttore di carta in Europa, con 9 milioni di tonnellate, in realtà sono riciclati la bellezza di 10 tonnellate di carta al minuto. I dati riportano che un classico quotidiano o giornale è riciclato in media dopo 7 giorni, mentre uno scatolone all’incirca in 14 giorni. A brillare tra le regioni italiane meglio organizzate con la raccolta differenziata della carta, è l’Emilia Romagna con oltre 90 grammi per abitante. Lo stesso assessore all’ambiente dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo, ha fatto sapere che attualmente vi è il 68% di raccolta differenziata e che il prossimo obiettivo è di portare questa percentuale al 73%. Ad ogni modo, in Italia l’obiettivo principale per quanto concerne il riciclaggio della carta è di giungere al 2030 con l’85% di riciclo di carta e cartone.
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