Siamo nel pieno delle vacanze estive, un periodo preferito anche da bambini e poco più che adolescenti perché generalmente libero dagli impegni scolastici e che permette di dedicare maggiore tempo allo svago e al divertimento. E’ inevitabile, però, che in un’epoca in cui siamo costantemente connessi, aumenta anche il tempo che i bambini hanno a disposizione per usare le nuove tecnologie e, di conseguenza, navigare su internet.
E’ in questo che giocano un ruolo fondamentale i genitori che devono prestare attenzione alle svolte online dai figli per evitare che possano visualizzare contenuti inappropriati e potenzialmente dannosi. Ed è proprio su questo aspetto che si è concentrato l’ultimo report pubblicato da Kaspersky Lab, che rivela le ricerche online più frequenti effettuate dai bambini attraverso dispositivi tecnologici, dai PC a smartphone e tablet.
Kaspersky Lab è una delle più conosciute e apprezzate aziende specializzate nella produzione di software per la sicurezza informatica. L’obiettivo dei ricercatori è quello di usare i dati raccolti e analizzati per mantenere al sicuro i più piccoli ed evitare che visualizzino contenuti inappropriati per la loro età. Per farlo sono stati raccolti i dati anonimi a livello globale dalla funzione Parental Control delle soluzioni di sicurezza realizzate per PC e Mac ma anche di Kaspersky Safe Kids, lo strumento sviluppato per Windows, Mac, Android e iOS.
Il primo dato che emerge riguarda le ricerche più popolari dei bambini negli ultimi 6 mesi nelle 10 lingue più diffuse al mondo da bambini con età compresa tra 6 e 14 anni. Il 17% delle ricerche appartengono alle categorie video e audio, con particolare riferimento ai servizi di streaming, video, serie tv e film. Il 14% delle ricerche riguarda siti di traduzione e il 10% di portali di comunicazione. Per trovare i giochi bisogna scendere alla quarta posizione con il 9% delle ricerche totali.
I ricercatori di Kaspersky evidenziano anche delle differenze in base alla lingua delle ricerche effettuate dai più piccoli. Le ricerche riferite a siti di musica e video sono più diffuse in lingua inglese, mentre per i bambini che parlano spagnolo la categoria preferita e quella delle traduzioni e i servizi di comunicazione per la lingua russa. I servizi educativi sono più cercati dai bambini cinesi, mentre i francesi sono più interessati a siti web di sport e giochi. Lo shopping è la categoria preferita dai bambini tedeschi mentre i contenuti pornografici vanno per la maggiore nelle ricerche in lingua araba.
La ricerca pubblicata da Kaspersky Lab, tuttavia, non tiene in considerazione solo le ricerche effettuate, ma anche i siti web visitati o che i più piccoli hanno tentato di visitare con il Parental Control attivo.
Nell’ultimo anno emerge che il 60% dei siti web visitati dai bambini appartiene alla categoria della comunicazione, quindi social network, email e servizi di messaggistica. Il 22% invece riguarda software, audio e video. Stupisce, invece, il dato relativo al 6% dei siti web visitati dai bambini, che riguarda contenuti come alcol, tabacco e portali web sulle droghe.
In tal senso è innegabile che l’uso di software per la sicurezza online può aiutare i genitori ad impedire che i propri figli accedano a contenuti inappropriati o dannosi, ma è anche vero che questi strumenti da soli non bastano. E’ necessario quindi non lasciare da soli i bambini mentre navigano sul web, cercando sempre di accompagnarli nella visualizzazione di contenuti adatti alla loro età.
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