Fare a meno della propria auto per affidarsi a servizi che rientrano nella categoria della “sharing mobility” (mobilità condivisa) è qualcosa di impensabile per milioni di persone, ma questo non significa che le reali potenzialità dei servizi di trasporto sostenibili nati negli ultimi anni e approdati anche in Italia non siano stati accolti con entusiasmo da un numero crescente di persone.
E’ da tempo che si parla delle enormi potenzialità di questi innovativi servizi di trasporto, e non è un caso se anche nel nostro paese le piattaforme di mobilità condivisa stanno conoscendo una importante crescita. A conferma di quanto appena detto ci sono i dati relativi al II° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility realizzato dall’Osservatorio Nazionale di Sharing Mobility promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal Ministero dell’Ambiente.
Il primo dato che conferma il successo di queste soluzioni di trasporto in Italia rivela che dal 2015 al 2017 le piattaforme di car sharing, bike sharing, car pooling ma anche scooter sharing e bus sharing presenti nel nostro paese hanno registrato una crescita del 50%, offrendo a più di 18 milioni di italiani l’accesso ad almeno un servizio tra quelli citati. In tutto questo Milano si conferma la città in cui la mobilità condivisa è più presente grazie ad una enorme flotta di 3400 auto, 16.650 biciclette e 100 scooter elettrici. Ma le regioni del Sud sono quelle che hanno registrato la crescita maggiore (in termini di diffusione) con un aumento del 57%.
Complessivamente in Italia sono 357 i servizi di mobilità condivisa a disposizione dei cittadini, e in tal senso quelli di bike sharing rappresentano il 76% del totale. I servizi di biciclette condivise si confermano l’opzione di mobilità condivisa più diffusa con 39.500 biciclette disponibili in 265 comuni. Non è da meno il car sharing che nel nostro paese può contare su oltre 1 milione di clienti che hanno percorso circa 62 milioni di chilometri con 7679 auto disponibili. Bene anche il car pooling (che prevede la condivisione di auto private con gruppi di persone) usato da 2.5 milioni di italiani per spostamenti extraurbani.
In aumento del 27% anche il numero di veicoli a zero emissioni offerti al pubblico.
In generale questi dati confermano un maggiore interesse degli italiani nei confronti della mobilità condivisa, ma ancora enorme è il margine di crescita per il futuro, soprattutto per estendere questi servizi in maniera più uniforme sul territorio nazionale offrendo le stesse opportunità di mobilità condivisa nelle principali città del Sud.
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