Sono giorni difficili. La crisi legata al tristemente noto COVID-19, divenuto ormai globale e con un numero crescente di contagi, sta condizionando fortemente la nostra quotidianità. Oltre a ciò, si aggiunge la paura per l’economia vacillante del nostro Paese.
Lo scorso giovedì pomeriggio sono giunte in Italia le parole della presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ed è scoppiato il putiferio. Ma cosa ha detto di tanto grave la presidente?
“Sarà un anno impegnativo”. Inizia così a Francoforte la prima conferenza stampa dell’anno per la BCE. La Lagarde comunica subito che i tassi di interesse rimarranno immutati e continua, poi, con la frase che farà infuriare le borse europee: “Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per gestire quelle questioni.”
A fronte di queste dichiarazioni poco confortanti fioccano critiche e in molti accusano la Lagarde di aver fatto una gaffe. Crollano le borse e la BCE guarda inerme il crollo vertiginoso e mai visto prima di Piazza Affari che perde il 17%.
Forse, come dicono taluni, queste parole incaute potevano essere evitate soprattutto vista la situazione eccezionale che noi, come altri Paesi, stiamo affrontando a causa dell’odiato virus.
La Lagarde si sarà resa conto di aver portato o, quanto meno, di aver contribuito con le sue affermazioni a causare un tragico crollo dei titoli di Stato e della Borsa di Milano? Non lo sappiamo, però, ad oggi, la sua posizione è stata corretta e smentita dalle parole dei suoi colleghi e, a quanto sembra, dall’azione della stessa BCE.
In particolare, Ignazio Visco, governatore della Banca, è prontamente intervenuto per assicurare l’impegno dell’istituzione affinché l’euro non si rivaluti troppo sul dollaro.
Ancora, David Sassoli, presidente del Parlamento dell’Unione Europea, dichiara: “Le reazioni a quest’uscita della presidente della BCE mettono molta preoccupazione. Siamo in una fase molto delicata.”
Per ultimo ma non per importanza interviene Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea, che ripete in ben tre lingue: “Faremo tutto il necessario per sostenere l’economia europea.” Rassicurante, finalmente.
Impossibile non ricordare il connazionale Mario Draghi, ex presidente della BCE, che nel luglio 2012 esordì con un confortante “whatever it takes” – “a qualsiasi costo” – riferendosi alla volontà della BCE di fare tutto il possibile per preservare l’euro, a forte rischio.
Unica nota positiva? L’unità nazionale. Perfino i partiti politici nostrani sono finalmente d’accordo su qualcosa e criticano fortemente la presidente francese.
Fiano (PD) promette guerra in sede comunitaria per far valere le ragioni dell’Italia, Di Stefano (M5S) si dichiara indignato e crede che l’affermazione della Lagarde rispecchi una sua personale linea di pensiero. Infine, Salvini (Lega) dichiara: “Valuteremo la possibilità di chiedere un risarcimento economico a chi si è reso responsabile di questo disastro”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.