Una classifica, quella stilata dal Sole 24 Ore, che non stupisce. Stiamo parlando dell’edizione 2015 della Qualità della Vita, che segna Bolzano come miglior città italiana dove vivere. Stupisce un po’ il secondo posto raggiunto da Milano e che discosta un po’ Trento che arriva al terzo posto.
Nessuna sorpresa, soprattutto per noi che ci viviamo, vedere Roma al 16° posto. Ultime in lista Reggio Calabria, preceduta da Vibo Valentia, Caserta.
Per Bolzano il podio non è certo una novità, raggiungendolo per la quinta volta in 26 anni: nelle prime due macroaree tenore di vita e affari e lavoro eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in popolazione, in particola per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita e nel tempo libero, dove è prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri.
Per Roma un ulteriore crollo invece scendendo dal 12° posto del 2014 fino al 16° del corrente anno. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l’aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta).
Tra le regioni più rappresentate in top ten, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto dal 16° del 2014 e con Siena stabile (nona come nel 2014).
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