Se ne parla ormai da molti anni, ma negli Stati Uniti d’America uno dei problemi che da tempo è al centro di discussioni riguarda il possesso delle armi da fuoco e la facilità con cui, a fronte di una legge troppo permissiva, le persone possono procurarsi quello che, nelle mani sbagliate, può trasformarsi in uno strumento di morte che, ogni anno, provoca la morte di migliaia di persone innocenti, soprattutto giovani, distruggendo non solo la vita delle vittime, ma di intere famiglie che si trovano costrette ad affrontare la perdita di un familiare.
E’ qualcosa che, purtroppo, si verifica quasi quotidianamente negli USA, dove circolano milioni di armi che possono essere facilmente acquistate da chiunque abbia almeno 21 anni, ma un drammatico caso in particolare negli ultimi giorni ha scosso in maniera particolarmente forte il mondo dell’atletica. Nei giorni scorsi, infatti, la figlia 15enne del velocista Tyson Gay, ha perso la vita a causa di un proiettile vagante esploso durante una sparatoria nel Kentucky, appena fuori da un fast food.
La tragedia è avvenuta nella sera tra il 15 e il 16 ottobre, ed ha purtroppo coinvolto la 15enne Trinity Gay, figlia del velocista Tyson Gay considerato il secondo uomo più veloce al mondo subito dopo Usain Bolt e vincitore nel 2007 di tre medaglie d’oro ai Mondiali di Osaka. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza si trovava nei pressi del ristorante Cook Out nella città di Lexington, in Kentucky, quando è improvvisamente iniziata una sparatoria tra due auto all’interno di un parcheggio. Un proiettile vagante ha purtroppo colpito la giovane Trinity al colosso, ferendola gravemente. La ragazza è subito stata trasportata in ospedale, ma questo non è bastato a salvarle la vita. Nel corso delle indagini condotte dalla polizia, sono stati fermati tre uomini che avrebbero preso parte alla sparatoria che ha provocato la tragica morte della ragazza.
Trinity Gay era una ragazza di appena 15 anni che sembrava già essere una futura promessa dell’atletica, riuscendo ad ottenere i primi risultati per la squadra della Lafayette High School come velocista e raggiungendo posizioni promettenti nelle specialità dei 100m e 200m, seguendo quindi le orme del padre che aveva iniziato a mostrare le sue potenzialità proprio nella squadra della stessa scuola.
Tyson Gay, dopo aver saputo della tragedia, ha subito preso l’aereo per tornare a Lexington, sua città natale, rilasciando alcune dichiarazioni:“Non ce l’ha fatta, sono così confuso. La scorsa settimana, approfittando del break scolastico, eravamo stati insieme, è una cosa pazzesca. Non ho idea di cosa sia successo”.
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