Mangia zucca sott’olio e finisce in rianimazione. Nuovo caso di botulismo alimentare

Prestare la massima attenzione a ciò che si mangia non è solo positivo per la propria forma fisica ma in generale per la salute, soprattutto quando ad essere coinvolti sono cibi preparati in casa che necessitano di adeguati accorgimenti per evitare contaminazioni e infezioni che possono mettere a rischio il benessere di chi li consuma. Un esempio perfetto di quanto appena descritto sono le conserve alimentari che, ancora oggi, molte famiglie italiane realizzano per consumarle in diversi periodi dell’anno.

Proprio queste conserve alimentari, tuttavia, devono essere preparate seguendo attentamente una procedura che metta al ripario da infezioni che possono mettere a rischio la salute. Esistono casi in cui, tuttavia, questo non succede ed è proprio il caso di una ragazza di 24 anni che si trova adesso ricoverata in rianimazione a causa di una infezione da botulino, provocata da una conserva alimentare contenente zucca sott’olio.

Si torna ancora una volta a parlare di botulismo alimentare, con un nuovo episodio che vede protagonista, questa volta, una ragazza 24enne di Santa Maria Capua Vetere che nei giorni scorsi è stata ricoverata in ospedale dopo essersi sentita male. La giovane presentava tutti i sintomi di una intossicazione da botulino provocata dal batterio Clostridium Botulinum, dalla difficoltà a ingoiare e respirare, fino alla caduta del tono muscolare e la difficoltà a tenere le palpebre aperte.

Inizialmente la giovane è stata ricoverata presso la struttura Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e in seguito trasferita all’Ospedale Cotugno di Napoli. Qui i medici hanno provveduto a iniettare il siero antibotulinico e la 24enne è stata quindi trasferita nel reparto di rianimazione in gravi condizioni con prognosi riservata. La causa di quanto accaduto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata una conserva di zucca sott’olio consumata dalla giovane insieme al fidanzato. Al ragazzo, fortunatamente, non è toccata la stessa sorte, forse per via della quantità ridotta di alimento consumata.

Non è, purtroppo, il primo caso del genere che finisce sotto i riflettori dei media. Lo scorso giugno, ad esempio, si è parlato di due giovani studenti fuori sede, a Perugia, ricoverati per botulismo alimentare dopo aver consumato alcune conserve fatte in casa. Caso analogo a settembre, a Campobasso, dove una madre e i due figli sono finiti in ospedale per un’intossicazione da botulino provocata da alimenti contaminati.

Casi che mettono in evidenza quanto sia importante assicurare la massima attenzione quando ci si appresta a preparare conserve fatte in casa, dall’igiene alla cottura dei cibi fino alla sterilizzazione dei contenitori in vetro.

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