Da sempre ci sono due universi che si attraggono e si respingono. Hanno elementi di forte combinazione, ma anche, spesso, non collimano e si sfuggono. Due mondi quello Femminile e Maschile in cui si passa dal Paradiso alle tormente, a fulmini, maremoti, oppure anche a calma piatta e aridità. A volte sono le piccole cose a far scadere in lite, per un dettaglio che sfocia in guerriglia domestica, in gelosia o indifferenza. Solo una profondissima affettività riesce a far superare tante piccole differenze, discussioni, alterazioni, provocazioni, tanta ingiustificabile incomprensione. Ci sono cose che il genere vengono percepite differentemente da come vengono pensate. Ciò accade principalmente quando a fare, dire sono le donne. Gli uomini, non capiscono, non comprendono o proprio non condividono (*).
Oggi tracciamo una sorta di decalogo semiserio, nulla di scientifico, su quello che le donne amano e gli uomini non capiscono. Visto dalla parte di LUI, ma non in maniera maschilista. Girando tra i siti, forum e discussioni più o meno espliciti seguiti da sessuologi ed esperti di costume e società, il quadro che ne è emerso è abbastanza chiaro. Una netta suddivisione tra ciò che agli uomini piace per il proprio partner, e ciò che agli uomini piace vedere. Spesso le differenze riguardano chi indossa certe cose, chi le sceglie
Un bel trucco discreto, è bello ed è luce per il volto. Senza esagerare però. Gli uomini amano le ragazze i cui trucchi e il fascino sono soprattutto naturali, almeno per quello delle persone di cui si circondano. Non amano infatti palpebre pesanti e bocche con troppo rossetto. Scollature e trasparenze vanno bene alla sera, anche le mini-gonne e sopratutto le donne col tacco piacciono eccome. Piace ciò che è bello. Può far piacere anche l’apprezzamento di altri, ma non l’eccessiva attenzione. Uno sguardo intrigante, labbra focose, mani come artigli non possono che alimentare fantasie e desideri, anche perché normalmente sono elementi che delineano un profilo aggressivo o sicuramente incline alla sensualità. Il contesto va valutato, anche il luogo e ciò che si è intenti a fare necessitano di un doveroso limitato aspetto che non confonda i pensieri degli altri uomini.
Gli uomini proprio non capiscono le cose che le donne fanno, come si truccano, come si pettinano, i tanti vestiti e le tante borse. Anche quando tornano dal parrucchiere, dopo aver speso un capitale, spesso il ragazzo/uomo/marito non se ne accorge nemmeno, perché “forse non è cambiato molto” – e vedere la loro soddisfazione e al contempo la loro delusione osservando l’incapacità a comprendere è un dato di fatto. Un capitolo che nel tempo ha perso ardore, sono i profumi, le creme. L’industria dei profumi è riuscita ha far spendere soldi anche ai maschietti, sempre più attenti e colti, su una materia – un tempo – oggetto di litigi. Dall’Estetista, per viso, unghie epilazione, le donne vanno all’inizio della primavera, e di tanto in tanto ritornano… Riguardo le scarpe, borse, occhiali da sole,infine, senza dar di matto, penso che ogni uomo abbia capito d’aver perso la guerra e non solo la singola battaglia.
Insomma, tra trucchi, profumi, vestiti, scarpe, parrucchieri, gadget, borse, unghie, estetista…..un patrimonio bruciato. I maschietti quei soldi li spenderebbero volentieri giusto per capi d’intimo (*), per quelli ovviamente si…. e non ci sarebbero più litigi.
L’ambientazione delle chiacchierata è semiseria e non maschilista, in fondo poi l’uomo – al solito – è quello che dal tanto sbruffare, di fatto ne trae i vantaggi maggiori – in termini di soddisfazione. Abbocca alle tante scelte operate dalle donne. E’ il gioco del Fascino che si rinnova, e i maschietti sono le vere prede, anche se ancora sono conviti d’esser cacciatori.
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