Si, proprio così, il ragazzo Pavese che cantava “La Regina del Celebrità” (famosa ex discoteca della cittadina lombarda) insieme ad un romano ormai doc (anche se d’adozione essendo nato ad Arezzo) scelgono di ritrovarsi sulla stessa strada, quella strada che incrocia il fumetto e la storia della canzone italiana. Nasce così “In Questa Città”, il nuovo singolo di Max Pezzali con le illustrazioni di ZeroCalcare (all’anagrafe Michele Rech) che racconta la capitale d’Italia, passando da Tiburtina e arrivando fino a Tomba di Nerone. Un brano che con quell’accento lombardo non ha potuto evitare qualche critica, ma che in verità nasconde qualcosa che va ben oltre le proprie radici. Così, in occasione di Più Libri Più Liberi 2019 siamo andati a fare due chiacchiere con Max e con Michele grazie al supporto di una delle più importanti penne “musicali” italiane, Luca Valtorta.
MAX PEZZALI LASCIA A ZEROCALCARE L’EREDITA’ PUNK
“Da piccolo ero un po’ messo da parte dai compagni e il punk e il rock erano la musica di chi si sentiva escluso. Mi dicevo: “io rifiuto tutto ciò che rappresentate voi, mi autoescludo e mi creo le regole in cui credo io” ha esordito Max Pezzali. Con Zerocalcare che ha replicato affermando: “La mia educazione musicale l’ho avuta comprando dischi e riviste musicali in negozio. Ho imparato a disegnare così. Facevo locandine dei concerti e copertine dei dischi”.
Pezzali continua raccontando la sua esperienza ad un concerto punk-rock dei Not Moving: “Andammo ad un concerto di questo gruppo punk-rock, e alla seconda canzone il bassista fece una di quelle cose che simbolicamente si faceva ai concerti punk del tempo, si fece un taglio sul polso con una lametta. Forse andò un pò troppo in profondità e spaventato dal sangue si sentì male e quel concerto finì dopo pochi minuti” ha poi continuato “Probabilmente se fosse successo a Berlino il gruppo avrebbe avuto grande successo, ma se nasci a Piacenza…“.
ZeroCalcare ha ricevuto in dono da Max uno dei primi singoli punk italiani della storia, episodio che lo stesso Pezzali ha voluto commentare così: “L’ho portato a lui perchè penso sia l’unico a cui poter lasciare un eredità così importante. Perchè capisci che tuo figlio non potrà mai capire sta roba allora preferisci lasciarlo all’ultimo custode della tradizione che avrebbe veramente apprezzato“.
GLI ANNI D’ORO DEGLI… 883
“Edmondo Verselli è stato il primo a dire che in verità le canzoni degli 883 rappresentavano la vita di provincia in quegli anni, e la cosa mi sorprese non poco perchè io mi ero sentito sempre come uno che faceva queste canzoni qua e basta. Edmondo poi è stato uno dei politologi italiani più importanti e quando ci vedemmo di nuovo mi ribadì che io raccontavo la provincia meglio di chi aveva ambizioni più importanti e questa cosa mi fece enormemente piacere” ha confessato Max.
Con la conferma che arriva dallo stesso Valtorta che racconta: “Quando ho iniziato a fare il giornalista collaboravo a Sette del Corriere della Sera, e Verdelli mi chiese di fare un sondaggio. Chiedere a tutti i critici musicali del tempo che cosa ne pensassero degli 883. E li sono rimasto incredibilmente sorpreso. Mi ricordo il critico del giornale che disse che gli 883 riguardassero più la bottega che l’arte mentre il critico del Manifesto diede un bel 9 affermando “sono i Backstreet Boys della Musica Italiana”.
LOTTA COMUNISTA E I CENTRI SOCIALI
“Mi ricordo che c’era un signore che per strada distribuiva sempre questo giornale Lotta Comunista, allora decisi di lasciare i miei recapiti. Così mi chiamò e mi invitò ad uno degli incontri. Mi recai in questo locale di Pavia e di fatto eravamo soltanto io e lui con una stufetta di quelle di una volta. In pratica quello che sembrava un movimento, in realtà a Pavia era una persona sola. Fu un pò triste ma ho sempre apprezzato la convinzione di quella persona sola che però ha continuato per molti anni a distribuire quel giornale”.
Mentre ZeroCalcare racconta “Anche io prima dei centri sociali, sono stato gabbato perchè lasciai il mio numero di telefono ad uno di quei movimenti e per due anni venivo chiamato settimanalmente. Ma frequentai poco perchè insomma avevo 16 anni, andavo a scuola e li agli incontri si studiava non volevo uscire da scuola e continuare a studiare. Certo a Roma c’era un bel pò di gente a questi incontri” ha poi continuato il fumettista “Dopo ho conosciuto i centri sociali ma li ho trovato qualcosa in cui stavo un pò meglio e cioè che uscivo da scuola e non dovevo studià di nuovo. Ci sono arrivato quando i centri sociali erano all’apice della loro popolarità. Poi sono ancora iperimportanti per quello che offrono, le palestre popolari e tutte queste cose qua.
IN QUESTA CITTA’ : ROMA vs MILANO
Due grandi città Italiane, probabilmente le principali, ma da sempre c’è stata una sfida musicale. Attualmente con l’indie e la Trap ci chiediamo spesso in quale città si vive maggiormente la musica. E Max è intervenuto anche su questo, prima di presentare il singolo “In questa città” e di spoilerarci una novità a riguardo. “In questo brano ho voluto raccontare il mio rapporto con Roma, dove ho vissuto 10 anni e dove attualmente studia mio figlio. A Roma basta un dettaglio e ti passa tutto. Basta questa capacità della città di includerti anche solo in un discorso qualunque in un bar. Cosa che non sarebbe possibile ad esempio a Milano. Perchè se non ti conosco non c’è motivo di coinvolgerti e a Milano ti conosci solo se c’è un motivo e spesso questo è lavorativo, a Roma invece frequenti uno che hai conosciuto due mesi prima che fa un lavoro completamente diverso dal tuo però andate a portare il cane nella stessa zona e ad un certo punto si finisce a cena”.
Abbiamo concluso la chiacchierata con Max dando spazio a qualche domanda dal pubblico dove un ragazzo ha chiesto “Max ma dopo il Peugeot di Come deve andare non hai più parlati di moto, come mai?” e lui ha risposto mettendo in mostra tutta l’umiltà che lo rappresenta “Perchè i miei mi dissero avrai un nuovo scooter quando potrai permettertelo, allora ho comprato l’Harley solo dopo aver guadagnato qualcosa con la musica”. Max ci ha poi salutati svelandoci una novità importante e cioè che dal 20 Dicembre sarà disponibile in tutti gli store digitali un nuovo remix con Ketama 126, rapper nato a Latina che contribuirà al brano.
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