Esistono marchi talmente famosi da essere riconoscibili senza problemi in ogni parte del mondo e di certo il brand McDonald’s è uno di questi, la celebre società considerata la più grande catena di ristoranti di fast food esistente, nata negli Stati Uniti ma nel corso del tempo riuscita, senza risparmiare polemiche di ogni genere, ad espandersi in decine di paesi del mondo aprendo migliaia di punti vendita e confermandosi un marchio storico che continua a guardare al futuro nonostante la crisi degli ultimi anni, che ha portato ad una perdita di clienti nei confini statunitensi e non solo.
Gli ultimi anni hanno visto la catena McDonald’s affrontare tante difficoltà, ma questo non sembra essere un motivo sufficiente ad impedire una ulteriore espansione in paesi dal grande potenziale. Ed è in questi giorni che la multinazionale ha annunciato un ambizioso piano di espansione in Cina, che dovrebbe portare entro i prossimi cinque anni quasi a raddoppiare i ristoranti presenti in Cina, un mercato dalle enormi opportunità di crescita, sul quale McDonald’s sembra essere intenzionato ad investire in maniera importante.
Secondo quanto riferito dal CEO Steve Easterbrook, il piano messo a punto dalla società si chiama Vision 2022, e prevede una importante espansione in Cina che entro 5 anni porterà gli attuali 2500 ristoranti presenti sul territorio ad almeno 4500, un incremento importante che trasformerà la Cina nel secondo mercato più importante, dopo quello statunitense, per il celebre brand di fast food. La strategia che McDonald’s seguirà nei prossimi anni permetterà di crescere in un mercato da 1.4 miliardi di potenziali consumatori, scegliendo però di puntare non tanto sulle grandi città, ma nelle zone periferiche dove le opportunità di crescita sarebbero più promettenti.
Ma cosa spinge uno dei più grandi colossi imprenditoriali statunitensi a puntare sulla Cina? La risposta è piuttosto ovvia, e risiede nella volontà di raggiungere nuovi consumatori per rispondere alla crisi degli ultimi anni, che ha visto McDonald’s perdere molti clienti a causa della concorrenza sempre più ampia da parte di altre importanti catene, ma anche alla cultura salutista che spinge un numero crescente di consumatori ad evitare il cosiddetto “cibo spazzatura” in favore di un’alimentazione sana.
La sfida che McDonald’s si troverà ad affrontare nei prossimi anni appare, quindi, piuttosto difficile, e c’è solo da attendere per capire se l’espansione sul territorio cinese, grazie alla collaborazione dei colossi Citic e Carlyle, si rivelerà una scelta saggia e in grado di rispondere alle difficoltà della catena statunitense che conta già 37.000 punti vendita in 100 paesi, 14.000 dei quali si trovano all’interno dei confini statunitensi.
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