Le priorità al mondo cambiano per evoluzione sociale, per mutamento delle necessità, per diverso modo di muoversi. Un tempo si lottava per trovare cibo o per la sopravvivenza. Quando ci si distacca troppo però dalle origini animali che comunque ci contraddistinguono, diventiamo insensibili ai fattori Necessari alla sopravvivenza. In noi cambiano anche i Valori, i Riferimenti più normali e banali. Cibo, cacciare, difendersi, lottare, lavorare, amore e sesso, perdono di valore. Oggi il cibo c’è a sufficienza, di minore qualità, ma abbonda per sopravvivere – e spesso ciò interessa marginalmente. Il lavoro non è un obiettivo ma un sistema per avere denaro. Sono diminuite spesso anche le ambizioni, non c’è rabbia, non c’è necessità, muore la voglia di evolversi, migliorare svettare. Amore e sesso hanno subito una metamorfosi sociale evidente. Si è persa l’identità sessuale, sociale. Non ci sono più le definizioni di un tempo, a favore di una maggiore libertà e minore identificazione. Sono mutate le caratterizzazioni dell’uomo e della donna. Non c’è più l’uomo della caverna possente e possessivo. Non c’è più la donna dimessa e disponibile. Tutto è più libero e democratico, parità è anche questo. Vanno cercati nuovi ruoli, nuovi equilibri, ma se ciò non accade tutto può essere messo in discussione. Mutano i divertimenti, gli interessi. Mutano le esigenze essenziali, riconducibili anche al mantenimento della specie, non c’è più voglia di confrontarsi, di discutere, si preferisce il silenzio e la solitudine. I ragazzi che non fanno gruppo, che non sono comitiva o aggregazione si isolano, si annullano dietro un videogioco, che sia Playstaion, Xbox o smartphone, sono lì nel loro universo illusorio dove hanno false capacità, dove sono e resteranno soli, illusi di essere forti e capaci, ma sempre più inebetiti e lontani dal mondo reale. A questo si aggiunge la difficoltà della comunicazione, data dai messaggi scritti e non parlati, dalla comunicazione verbale presente solo nei messaggi vocali, ma non da un rapporto diretto. La scrittura e la parola spesso viene anche sostituita dalle immagini. Immagini elaborate, falsificate, photoshoppate, migliorate. Immagini sparate che fanno sognare e immaginare. Le fantasie che soppiantano la realtà, un mondo da favola, impossibile da raggiungersi ai più, così palpabile grazie ai video hot che arrivano a tutti grazie ad Internet. Più guardato che praticato è il sesso. Vedere ciò che è più desiderabile così sparato senza difficoltà. Si scade sempre di più, anche nei desideri sessuali verso la facilità, verso il non dover concorrere, lottare e combattere per il raggiungimento di un desiderio. Internet, la droga del nuovo millennio. Meglio un anno senza sesso, ce un anno senza internet. Questo ho letto oggi su un quotidiano. Che tristezza infinita. La dice lunga su ciò che siamo diventati, e non potrà che andare solo peggio finché non si spegneranno gli smartphone e si tornerà a lavorare la terra, a suonare una chitarra o a dare calci ad una palla e affrontare una bella discussione di gruppo e non su facebook o sul gruppo whatsApp.
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