Stanno uscendo le prime proiezioni meteo sull’Estate 2023. Un tempo erano decisamente poco affidabili, ma oggi le proiezioni meteo mensili o stagionali sono diventate un valido strumento di analisi scientifica. Infatti, per dire come sarà l’Estate in arrivo, si è parlato dell’anticiclone africano. Sembrerebbe proprio che già con l’inizio dell’Estate (ossia dai primi di Giugno) dovremo fare i conti con temperature molto elevate, con anomalie fino a 1,5 o 2 gradi settimanali rispetto alla media. Insomma, si partirebbe male, ma in fondo non è altro che “la nuova normalità climatica“.
Per fare previsioni stagionali, gli esperti valutano una serie di indici solari, atmosferici, oceanici e altri fattori, oltre alle possibili teleconnessioni tra eventi climatici in diverse parti del pianeta. L’estate 2017 e 2022 sono state caldissime e secchissime. Dopo un autunno e un inverno scarsi di piogge, le previsioni annunciano temperature record per il 2023. Sono infatti proprio i più esperti a parlare di questa situazione. Tra questi abbiamo il colonnello Mario Giuliacci, che sul suo sito fa una torrida profezia: “Situazione meteo bloccata, con poche piogge e siccità sempre più grave: condizioni che renderanno bollente l’estate 2023!” (leggi anche La siccità: la nostra terra è sempre più a rischio ).
Basandoci sugli ultimi anni, ormai le ondate di caldo sono diventate una nuova normalità e sempre più frequenti e intense. Altrettanto i temporali intensi, che arrivano violenti al termine delle onde di calore. La previsione climatica annuale si basa sui fattori chiave del clima globale, ma non include eventi imprevedibili come grandi eruzioni vulcaniche, che causerebbero un temporaneo raffreddamento. Le temperature globali stanno aumentando sempre più ed è necessario agire rapidamente per mantenere la temperatura media globale al di sotto di 1,5°C per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico.
Il dottor Doug Smith , uno dei nostri maggiori esperti di previsioni climatiche, ha sottolineato che alcune località come l’Artico si sono riscaldate di diversi gradi sin dall’epoca preindustriale. Anche il Mediterraneo però, è un punto caldo, del cambiamento climatico. Lecito attendersi dunque anche per l’Italia, un anno in cui non mancheranno anomalie ed eventi estremi. Per il secondo anno successivo, quindi, il nostro paese potrebbe affrontare una stagione estiva caratterizzata da siccità dato che sia le falde sotterranee che i fiumi sono ormai in sofferenza. Sulla base di questi dati Coldiretti ha affermato che molti agricoltori stanno rinunciando a seminare, perché il rischio di perdere gran parte raccolto è per loro davvero alto. Si stima che verranno coltivati all’incirca ottomila ettari di riso in meno rispetto all’anno scorso. Alcuni esperti affermano che a lungo andare anche l’acqua del rubinetto potrebbe diventare una rarità.
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