Si è conclusa ieri sera la decima giornata di Serie A, con il match di bassa classifica tra Fiorentina e Genoa. La partita giocata al Franchi ha visto contrapposte due squadre alla disperata ricerca di punti per risollevarsi fuori dalla zona salvezza e la partita è stata una vivida rappresentazione di questo stato d’animo. Un primo tempo nervoso, spezzettato e avaro di emozioni ha aperto la strada ad un gran secondo tempo in cui la Fiorentina ha preso in mano il gioco, diventando via via più brillante, senza però mai riuscire ad incidere fino in fondo e in cui il Genoa ha saputo difendersi bene diventando pericoloso in ripartenza.
È più o meno questo il preambolo al finale di partita più bello della stagione fino ad ora: al 70′ la Fiorentina, in costante propensione offensiva per tutto il secondo tempo, trova il gol con Bonaventura, ma viene annullato dal VAR per un precedente fallo. Una ripartenza del Genoa all’88’ si conclude con un quasi fortuito gol di Destro, che si trova nella linea di tiro di un destro da fuori calciato da Pjaca, ma c’è fuorigioco. Appena un minuto dopo, sanguinosa palla persa da Borja Valero e imbucata per Pjaca che salta Pezzella con un controllo a seguire, approfitta del disinteressamento inspiegabile di Caceres e buca Dragowski sotto le gambe.
La Fiorentina, che aveva ampiamente meritato il vantaggio e che, con impazienza sempre maggiore, ha provato a trovare la via del gol, si trova improvvisamente a dover assistere inerme agli abbracci dei genoani, con Maran a guidare le danze. I viola dimostrano però grande forza di resilienza e nei 6 minuti di recupero, che in seguito ai soliti episodi di estemporanei infortuni diventano 8, si gettano in massa nell’area avversaria.
All’ultimissimo assalto, al 98′ già scoccato, Eysseric si trova il pallone sul sinistro dentro l’area, calcia ad occhi chiusi e trova la risposta di Paleari, che riesce però a deviare solo sui piedi di Milenkovic, che a sua volta ribatte, ma trova l’opposizione stavolta di Pellegrini, prima di calciare per l’ultima volta, quella buona, in porta.
Finisce 1-1 al fotofinish tra le due formazioni. Un punto che, però, serve ben poco ad entrambe le formazioni.
Per il resto dei match, il Milan vince ancora una volta ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo a Marassi contro la Sampdoria. Un rigore trasformato da Kessié prima del secondo tempo e una fiammata di Castillejo su una buona iniziativa di Hauge regalano la vittoria ai rossoneri, per la Samp è Ekdal ad iscriversi a tabellino. Finisce 1-2. Il Milan continua a vincere senza Ibra e si porta a +5 sulle rivali, trovando nel baby norvegese Hauge una sorpresa sempre più costante nel rendimento, che in molti son curiosi di vedere partire dal primo minuto.
La Juve vince il Derby della Mole portando in campo una prestazione a dir poco deludente, senza mai davvero riuscire a proporre gioco e rimanendo sotto per buona parte del match, dopo il gol di N’Koulou da sviluppi di calcio d’angolo al 9′. Il pareggio e il vantaggio sono azioni fotocopia, concretizzate da McKennie la prima e Bonucci la seconda. In entrambe, il vero gioiello è il cross di Cuadrado, proveniente dalla trequarti destra.
Rinviata per maltempo Udinese – Atalanta, che si giocherà nel 2021. Invece. Roma – Sassuolo, ritenuta, a ragione, tra le gare più interessanti del pomeriggio della domenica, si rivela ben povera di emozione. Un rosso a Pedro nel primo tempo è quasi l’unica vera emozione di un match che forse ha visto la Roma paradossalmente giocare meglio da quando in inferiorità numerica. Il Sassuolo senza Caputo fatica e si vede. Finisce 0-0.
La gara tra Benevento e Parma si conclude con lo stesso risultato, senza nulla di particolare da segnalare, mentre il Napoli con la “maglia di Maradona” si porta a 8 gol fatti e 0 subiti in due partite. Allo Scida finisce 0-4 per il Napoli, con gol di Insigne, Lozano, Demme e Petagna. Nell’anticipo di sabato, intanto, gli altri biancazzurri della Lazio si impongono per 1-2 con lo Spezia, mettendo in rete Immobile e Milinkovic-Savic, che realizza un gran gol su punizione. 1-1 tra Hellas Verona e Cagliari, gara divertente, per la quale il pareggio rappresenta il risultato più giusto.
L’MVP della 10a giornata di Serie A, però, lo troviamo guardando Inter – Bologna. Su Milano si abbatte l’uragano Hakimi che si lascia alle spalle il vociare delle scorse settimane e realizza una doppietta che lo porta a 3 gol e 2 assist in campionato. A segnare l’altro gol ci pensa il solito Lukaku e l’Inter porta a casa un risultato convincente con un’avversaria che sulla carta poteva essere molto ostica, viste le ultima gare, ma che non ha mostrato sul campo tutto il suo potenziale. Intanto per l’Inter sono due vittorie di fila senza troppe sofferenze, notizia che fa sperare ai tifosi nerazzurri che si possa aver trovato finalmente la quadra.
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