Tra i numerosi anniversari che cadono in questo 2021, uno riguarda la nascita di uno dei pittori più amati del Novecento, Pablo Picasso. Il pittore e scultore spagnolo nasce a Malaga nel 1881 e la sua mano può unanimamente considerarsi come una delle più influenti del secolo scorso, la mano di un uomo che ha reinventato la propria arte e i concetti spaziali, adeguando l’arte visiva al dinamismo delle innovazioni scientifiche e degli avvenimenti storici in maniera simile, ma ancor più originale, ai Futuristi italiani.
L’artista spagnolo è legato all’Italia, dove soggiorna per la prima volta nel 1917, ospite del drammaturgo francese Jean Cocteau, il quale si trovava nello stivale per la rappresentazione di alcune sue opere. Rimane in Italia circa un paio di mesi, spendendo il suotempo tra Roma e Napoli e intraprende un rapporto di reciproca stima con Fortunato Depero, anch’egli parte della compagnia teatrale di Cocteau, ma che rimarrà ricordato per i propri manifesti pubblicitari futuristi.
A celebrazione dei 140 anni della nascita di Picasso, verrà festeggiata la straordinaria abilità creativa del genio catalano con una serie di mostre dedicategli in molte città d’Europa. Manco a dirlo, una delle più interessanti avrà luogo a Parigi, dove è presente il Museé Picasso. Proprio questa sede, infatti, in collaborazione con il Museé Rodin, farà incontrare questi due innovatori del ‘900, avvicinando la pittura del primo alla scultura del secondo, con una mostra comprensiva di circa 500 pezzi, tra dipinti, sculture, fotografia, documenti d’archivio e quant’altro.
In Italia, invece, la sede prescelta per la celebrazione del pittore catalano sarà, forse inaspettatamente per alcuni, la Pinacoteca di Brera. Il museo milanese, infatti, è generalmente associato ad artisti di tradizione classica, quali Raffaello e Hayez, ma presenta anche una ricca collezione moderna. Brera Modern contiene al suo interno due opere di Picasso, appartenenti a periodi creativi ben diversi.
La prima consiste nel La Loge, ovvero “il Balcone” e appartiene al periodo nel quale Picasso realizza tele concepite per gli spettacoli teatrali, durante il sodalizio che lo lega a Sergej Djaligev, fondatore e direttore della compagna dei Balletti Russi. Il dipinto peraltro presenta una storia per certi versi curiosa, essendo stato acquistato dalla Pinacoteca nel 1976, ma venendo esposto per la prima volta solamente nel 2015 a causa di difficoltà logistiche che non ne hanno permesso, fino a quel momento, un’esposizione permanete.
La seconda consiste invece nella Testa di Toro, dipinto che invece si colloca molto più tardi, negli anni ’40 e precisamente negli anni delle collaborazioni con Georges Braque. Risalente alla Seconda Guerra Mondiale, traspare il sentimento oscuro e spigoloso proprio delle opere di Picasso durante quel tempo.
È possibile prenotare l’itinerario tematico su Pablo Picasso alla Pinacoteca seguendo questo link.
La speranza è che durante questo 2021 possa prima o poi essere riaperto il turismo museale e che la memoria del genio catalano possa essere celebrata adeguatamente.
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