Monogamia? In Italia solo il 39% lo è

Perché tutto deve essere bianco o nero, e non dovrebbero esistere tante diverse nuance di relazioni? Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di love affaire extraconiugali, si è posto questa domanda nell’ambito della monogamia, infatti nel 2024 le tipologie di rapporti non si limitano a quelle tradizionalmente riconosciute, bensì si arricchiscono di gradazioni e individualità proprie in uno spettro che descrive i differenti livelli di apertura ad altri partner all’interno della relazione primaria: il continuum monogamico.

“Ci sono diverse sfumature di monogamia. La monogamia è un continuum, non è binaria. Non si tratta di una distinzione tra tradizione e poliamore, e forse abbiamo bisogno di indicatori più specifici del tipo di monogamia aperta in cui le persone si identificano per aiutare a capire se l’individuo o il potenziale partner stanno cercando l’amore, il sesso o qualcosa nel mezzo”, afferma la Dott.ssa Tammy Nelsonterapista sessuale e relazionale e autrice di Open Monogamy.

La piattaforma, attraverso una survey interna, ha riscontrato quanto la non-monogamia sia già adottata da un numero importante di persone: ben il 27% degli intervistati ha familiarità con il concetto di continuum monogamico e vi aderisce.

Con l’obiettivo di capire al meglio il continuum monogamico, Ashley Madison ha inoltre commissionato una ricerca a YouGov sulle popolazioni di dieci Paesi, Italia compresa.

Il continuum monogamico sviluppato dalla Dott.ssa Nelson fornisce una migliore comprensione della natura fluida delle connessioni umane e delle relazioni adulte, e offre spunti di riflessioni. Con 10 diverse sfaccettature del continuum, gli individui hanno la possibilità di capire dove si collocano e comunicare al meglio i propri bisogni, non solo ai partner, ma anche ad altri:

Chiuso (tutte le emozioni e le attività sessuali rimangono esclusivamente tra i partner primari)
Fantasia (fantasie su altre persone, compresa la pornografia, non minacciano la relazione)
Emozionale (relazioni emotive e flirt romantici sono accettabili)
Sessuale (giochi sessuali e affettivi con altri, quando entrambi i partner sono presenti, sono accettabili)
Autonomo (aperto a esplorare connessioni sia sessuali sia emotive; il partner primario rimane comunque la priorità principale)
Indipendente (esplorazione sessuale con altre persone, con la policy del “non chiedere, non dire”)
Illimitato (entrambi i partner possono avere relazioni sessuali o emotive illimitate con altri)
Poliamoroso (relazioni fisiche, emotive, affettive, romantiche con più partner)
Anarchia Relazionale (nessun partner principale o secondario gerarchico; tutto è permesso)
Distaccato (uno o entrambi i partner si allontanano dalla relazione e l’altro deve reagire)

Per molti la non-monogamia assume diverse forme, un’opzione è la non-monogamia dichiarata (Disclosed Non-Monogamy, DNM), con il 23% che ha affermato di essere aperto a esplorare connessioni emotive e sessuali, mantenendo però il partner principale, che è informato, come priorità.

Secondo il sondaggio di Ashley Madison sono le donne a praticare maggiormente questo stile di vita perché, contrariamente agli stereotipi, sono le donne a intrattenere una relazione o un matrimonio DNM rispetto al sesso maschile (29%, contro il 19% degli uomini). Questo accade perché spesso le donne si impegnano di più per raggiungere ciò che vogliono in una relazione.

Il 43% delle donne sceglie una relazione DNM perché desidera aumentare il piacere sessuale nella propria vita, desiderio condiviso con gli uomini che motivano la loro relazione DNM per trovare maggiore piacere sessuale nel 57% dei casi. Il 24% delle donne afferma di aver provato la monogamia, ma non ha funzionato per loro e ha voluto sperimentare altre opzioni, rispetto al 17% degli uomini. Secondo il sondaggio, le donne hanno individuato come vantaggio principale di una relazione DNM il maggiore appagamento dei propri bisogniGli uomini, invece, sono più inclini a scegliere una relazione DNM per una maggiore soddisfazione sessuale.

Indipendentemente dai motivi, il 15% degli intervistati ha confermato che la DNM effettivamente migliora il rapporto con il proprio partner principale e, le emozioni più frequenti in questo tipo di relazione sono “appagamento”, “soddisfazione”, “eccitazione”, “libertà” e “felicità”.

 

In una relazione DNM è ancora più importante comunicare con il partner primario, perché i confronti sono fondamentali per sviluppare relazioni di successo e di qualità.

È essenziale comprendere e accettare la propria posizione all’interno di questo continuum per poter accedere ad una comunicazione di coppia che sia sincera e chiara sui propri bisogni”, dichiara la Dottoressa Marta Giuliani, Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. “Saper discernere tra bisogno interno di una nuova forma di relazione o difficoltà relazionali da cui si prova a fuggire è centrale, perché solo una scelta autentica permetterà ad entrambi i partner di giovare di questa apertura e di affrontare il gran lavoro che richiede, fatto di sincerità, comunicazione, compromessi, regole e confini ben delineati. Solo così è possibile poi ridurre quella sensazione di colpa e vergogna, permettendo una maggiore soddisfazione della relazione”.

Secondo il sondaggio di Ashley Madison, il 45% degli intervistati afferma di aver avuto tali conversazioni con il proprio partner primario e di aver accettato una relazione DNM prima di iniziarne una (49% delle donne rispetto al 45% degli uomini). Il 44% svela che l’accordo è reciproco (30% delle donne vs 45% degli uomini).

Per tracciare una mappa della non-monogamia nel mondo, l’Italia è il Paese più open minded di tutti quelli presi in esame, in testa a Germania, Svizzera, Australia, Canada Stati Uniti, Brasile, Regno Unito, Spagna e Messico.

Solo il 39% dei nostri connazionali dichiara di essere completamente monogamo: un risultato abbastanza inaspettato, se si considerano i vari fattori sociologici e storici, e fa riflettere il fatto che le donne italiane hanno maggiori possibilità di essere non- monogame rispetto agli uomini (48% contro 30%).

La medaglia d’argento spetta alla Germania, con il 40% degli intervistati della popolazione generale che dichiara di essere completamente monogama, chiude il podio delle nazioni più aperte in termini relazionali la Svizzera (42%).

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