Dedicare parte del proprio tempo ad un’attività sportiva può essere un’ottima abitudine che permette di mantenersi in forma e in salute, ma esiste una particolare categoria di sport, definiti per l’appunto estremi, che riescono a dare una vera e propria scarica di adrenalina ma che al tempo stesso possono essere decisamente pericolosi tanto da mettere a rischio la vita di chi decide di praticarli.
E’ il caso del cosiddetto base jumping, che prevede il lancio da un punto d’appoggio e richiede poi di planare a terra attraverso l’uso di paracadute o tuta alare, dando vita a performance spettacolari che, tuttavia, possono anche costare caro, ed è purtroppo ciò che si è verificato nei giorni scorsi sul Monte Bianco, dove l’italiano Dario Zanon ha perso la vita in seguito ad un lancio finito male con la tuta alare.
La tragedia è avvenuta mercoledì scorso, quando Zanon ha avvisato la gendarmeria che si sarebbe lanciato con la sua tuta alare (una consuetudine, quella di avvisare le autorit, per evitare che il lancio possa interferire con il volo di elicotteri) dall’Aiguille di Midi, nel versante francese del Monte Bianco, ma purtroppo del ragazzo si sono perse le tracce fino a quando familiari e amici hanno deciso di allertare le autorità per capire cosa fosse successo.
Il GPS del base jumper confermava, infatti, l’atterraggio a circa 2000 metri sul ghiacciaio di Bossons, e dopo le ricerche effettuate, è stato purtroppo ritrovato il corpo senza vita, probabilmente a causa di un problema che ha portato al drammatico schianto, dovuto forse alla scarsa visibilità causata dalla nebbia.
Dario Zanon, conosciuto sul web come The Great Dario, era conosciuto da molti appassionati di questo sport, grazie ai video che mostravano le sue spettacolari performance con milioni di visualizzazioni. E’ anche importante sottolineare, tuttavia, come l’attività di base jumping abbia già più volte provocato la morte di chi decide di dedicarsi a questo pericolosissimo sport estremo. Guardando più indietro nel tempo, simile alla morte di Zanon è stata quella del celebre Patrick de Gayardon, il paracatudista acrobatico francese, inventore della tuta alare, che nel 1998 ha perso la vita alle Hawaii proprio in seguito ad un lancio con la sua tuta alare.
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