Può accadere a tutti almeno una volta nella vita di trovarsi tranquillamente alla guida della propria auto e, solo molti mesi dopo, scoprire di essere stati scoperti da un autovelox mentre si superava, anche di poco, il limite di velocità, trovandosi quindi costretti a pagare una sanzione.
E’ tuttavia di questi ultimi giorni una notizia che di certo non farà piacere ai comuni italiani, dal momento che potrebbe aprire la strada a ricorsi da parte dei cittadini per le multe ricevute, attribuite ad autovelox che potrebbero non essere stati sottoposti alla necessaria revisione.
Per quanto possano essere fastidiose per chi le subisce, le multe sono considerate un vero e proprio tesoro per i comuni italiani, fruttando circa 1.2 miliardi di euro ogni anno, e questa sentenza potrebbe per questo rivelarsi un problema tutt’altro che indifferente.
Riferendosi al ricorso di due cittadini che avevano contestato una multa, la Corte Costituzionale ha sentenziato che gli autovelox devono essere sottoposti a regolari revisioni per evitare fenomeni di obsolescenza e deterioramento che possono pregiudicare l’affidabilità di questi strumenti ma anche la fede pubblica che si ripone in un settore importante come la sicurezza stradale.
Una decisione importante che di certo aprirà la strada, nei prossimi mesi, a migliaia di ricorsi da parte di cittadini per le multe ricevute.
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