Tutti gli automobilisti, almeno una volta nella vita, sono stati costretti a pagare una multa. E’ qualcosa con cui bisogna necessariamente fare i conti. Che si tratti di multe applicate dai vigili o degli odiati autovelox, si tratta di sanzioni dalle quali è impossibile sfuggire, per non rischiare di veder lievitare la spesa con il passare del tempo.
Da molti anni a questa parte, inoltre, si tratta di una risorsa quasi irrinunciabile per i comuni, che ogni anno incassano miliardi di euro, da investire tra l’altro anche sulla manutenzione delle strade. Ed è proprio per gli automobilisti che arriva una notizia tutt’altro che positiva. Per il 2019 è previsto un aumento delle sanzioni per alcune delle più comuni violazioni del Codice della Strada. Si tratterà di un aumento pari al 2.2%.
Ciò di cui stiamo parlando è un aumento pari al 2.2%. Il motivo di questo adeguamento riguarda l’articolo 195 del Codice della Strada che stabilisce l’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni. Secondo quanto riferito dall’Istat, le sanzioni amministrative pecuniarie devono essere aggiornate ogni due anni, tenendo in considerazione la variazione dei prezzi al consumo delle famiglie registrata nel biennio precedente.
La notizia degli aumenti in questione è stata riportata dall’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. Secondo quanto riferito gli aumenti entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2019, ma è necessario attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto approvato dal Ministero dell’Economia, che dovrebbe avvenire entro fine anno.
Come spiegato, gli aumenti riguarderanno alcune delle sanzioni più comuni e saranno solo di pochi euro. Entrando nel dettaglio, ad esempio, la sanzione per divieto di sosta ordinario passerà da €41 a €42, mentre la multa per Sosta negli spazi riservati agli invalidi passerà da €85 a €87. Alla lista si aggiungono anche il transito nelle zone a traffico limitato, l’uso di telefoni alla guida, l’eccesso di velocità da 10 a 40Km/h, il passaggio con semaforo rosso, il mancato uso delle cinture di sicurezza e la circolazione senza revisione.
In attesa di aggiornamenti al riguardo, una ricerca realizzata di recente da Impresa Lavoro, attraverso l’elaborazione di dati Istat, ha rivelato che negli ultimi 2 anni i comuni hanno incassato dalle famiglie circa 2.95 miliardi di euro per multe, sanzioni e ammende.
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