Si chiama Sling Shot ed è una grande fionda che lancia in aria una capsula per due persone, agganciata a corde elastiche che la trattengono e la riportano indietro dopo la massima estensione nel vuoto. Venerdì scorso il tragico incidente a San Benedetto del Tronto, e Francesca Palazzo è morta dopo essere salita sulla giostra più paurosa del Luna Park, di sera. Era andata con una sua amica ed era stata imbragata e istruita prima del lancio della capsula. «Ha urlato “volo”» poi più niente.
Francesca aveva 27 anni, madre di un bimbo di poco più di due anni, di Porto d’Ascoli, secondo le ricostruzioni si è sganciata per poi precipitare per una ventina di metri. L’amica aveva gli occhi chiusi, l’ha solo sentita urlare “Volo” e poi il tragico tonfo. Hanno tentato la rianimazione ma la donna è morta sul colpo. Suo figlio di due anni e mezzo era poco più in là, ad aspettarla. Ora è stata aperta una inchiesta per capire bene come è accaduta la tragica morte. Sono stati trovati integri i sistemi di ancoraggio e di sicurezza che dovevano trattenere la donna durante il lancio. Non poteva cadere. La prima ipotesi è che possa essersi sganciata lei stessa forse per un attacco di panico. Un testimone racconta di averla vista sbilanciata da un lato con una gamba fuori a penzoloni. Alla seconda risalita è caduta nel vuoto. Forse proprio per mettersi in sicurezza potrebbe aver toccato qualcosa e manomesso la sua incolumità.
La madre di Francesca ha comunicato che la figlia non era tipo da colpi di panico ed è quindi intenzionata a trovare la verità. Dal canto suo, la proprietaria dell’attrazione non capisce come sia stato possibile che dei due sistemi di sicurezza neanche uno abbia sorretto e bloccato la donna.
Ora verranno avviate tutte le pratiche di controllo sulle normative della giostra. Francesca e la sua amica rientravano nei requisiti minimi per prendere parte alla giostra, ossia l’altezza minima di 140 centimetri, età superiore a 16 anni e divieto per cardiopatici e donne in gravidanza.
Nel 2010 la giostra aveva mietuto un’altra vittima, morta quella volta per attacco cardiaco. La donna non aveva retto alla forte emozione.
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