Deve essere brutto morire e sapere che nessuno si preoccuperà di sapere qualcosa della tua esistenza. Questo è quanto è accaduto a Marcello Putzu che dal 2011 ad oggi non ha ricevuto neanche una telefonata da figli, amici e parenti. Tanto che nessuno di loro si era addirittura accorto che fosse morto. Morto da ben 5 anni, periodo in cui a nessuno è mai balenata l’idea di sapere come stesse e se avesse bisogno di qualsiasi cosa. Nè i parenti e neanche i vicini di casa che non si erano insospettiti nel non vederlo più circolare per Via Dante. Ma prima o poi qualcuno viene a cercarti se non per una perdita d’acqua che ha portato al secondo piano della palazzina i vigili del fuoco, dove insieme alla perdita hanno anche trovato il cadavere già in stato di decomposizione.
Una scena degna di “Bones” per intenderci. Sul tavolo della cucina i Carabinieri intervenuti hanno ritrovato bollette, scontrini e ricette ma risalenti al 2011 così come anche le scadenze riportate sul latte e altri prodotti dentro al frigo, cosa che ha fatto capire cosa stesse accadendo nel piccolo paese in provincia di Cagliari e che fine avesse fatto il povero uomo di 59 anni ritrovato riverso e quasi scheletro lì a terra, poco distante.
“San Gavino, il nostro paese, è un posto di pettegoli – dice un anziano che chiacchiera al bar – Strano, stranissimo, che nessuno si sia preoccupato di sapere come stesse questo ragazzo”. La sua solitudine si spiega dal fatto che aveva perso il lavoro nelle ferrovie e i servizi sociali gli avevano tolto i figli. In molti pensavano fosse partito a cercare fortuna altrove. E invece era li, dove era sempre stato…
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