Ransomware è una parola che in questi ultimi anni ha registrato una diffusione sempre più imponente e serve sostanzialmente per identificare una forma piuttosto nuova di malware che possono celarsi sul web, molto pericolosa e subdola perchè, una volta che riesce ad insinuarsi nei sistemi che riesce ad attaccare, che si tratti di PC desktop o dispositivi mobili, è in grado di crittografare il contenuto della memoria interna impedendo ai proprietari di accedere ai propri file personali, chiedendo poi un riscatto per poter fornire nuovamente l’accesso ai file.
Sono tanti in tutto il mondo gli utenti che sono stati colpiti da questo genere di minacce preferendo pagare i cyber-criminali piuttosto che perdere i propri documenti o file personali, creando inevitabilmente un mercato nero da miliardi di dollari. Ed è proprio per contrastare questa minaccia sempre più dilagante che da alcuni mesi è nato il progetto “No More Ransom”, al quale anche l’Italia ha finalmente deciso di prendere parte per fornire strumenti che possano debellare il pericolo dei ransomware dalla rete.
E’ ormai da mesi che alcuni dei principali produttori di software per la sicurezza informatica, tra cui ESET, hanno portato alla luce un incremento preoccupante di attacchi ransomware in tutta Europa, compreso il nostro paese, diffondendosi principalmente tramite email sospette contenenti allegati che, una volta aperti, installano sui sistemi malware in grado di accedere ai file criptandoli.
No More Ransom è una piattaforma online che ha come obiettivo quello di fornire l’accesso ad una serie di strumenti di decriptazione che annullano, di fatto, la minaccia dei ransomware, impedendo ai cyber-criminali di guadagnare soldi illegalmente come forma di riscatto. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Europol, Polizia Nazionale Olandese, Intel Security e Kaspersky Lab, con l’approvazione della Commissione Europea, e in questi giorni le autorità di altri 13 paesi hanno deciso di prendere parte all’iniziativa, tra cui la Polizia Postale e delle Comunicazioni in Italia.
A dimostrazione di quanto gli strumenti di decriptazione messi a disposizione dagli esperti di sicurezza che collaborano al progetto siano stati utili, è stato confermato che durante i primi due mesi dal lancio, No More Ransom ha permesso a 2500 persone di accedere nuovamente ai propri documenti e file personali, impedendo così ai cyber-criminali di entrare in possesso di una cifra stimata in 1.35 milioni di euro.
Si tratta di un progetto certamente importante che ha il compito di contrastare una minaccia decisamente allarmante sul web, ma se gli strumenti forniti da No More Ransom sono certamente utili, è sempre importante ricordare che l’arma migliore per evitare di cadere nella rete dei criminali informatici è la prevenzione. E’ sempre consigliabile, quindi, tenere aggiornato il software antivirus installato sul proprio sistema, evitare di aprire email provenienti da fonti sconosciute o sospette ed effettuare periodicamente un backup dei file più importanti per evitare di perderli.
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