Nudo e crudo nella Fontana di Trevi: “è un’Opera d’arte”, a detta sua


Non c’è niente da fare. Fontana di Trevi attira turisti da tutto il mondo e alla fine è anche uno dei luoghi privilegiati per chi ama dare spettacolo di sé… dalla celebre scena del bagno nella fontana di La dolce Vita di Fellini, fino al nudo “artistico” di venerdì scorso. Nessun riferimento al film per carità, ma a detta dell’uomo che ne uscito completamente nudo si trattava comunque di un gesto artistico. Adriàn Pino Olivera, catalano quasi trentenne, sotto gli occhi della solita folla accalcata nell’assolato pomeriggio romano intorno ad una delle fontane più celebri al mondo, è entrato in acqua con un peplo che si è poi tolto rimanendo come mamma lo ha fatto, fatta eccezione per un mazzetto di lillà che teneva in mano. Non si è scomposto neanche sotto le frasi tipiche romane che lo hanno avvolto del calore poco colto che sperava di ricevere, a ritmo di “A bello! Il bagno fallo a casa tua”.

E quando una vigilasse lo ha tirato fuori dalle acque si è giustificato dicendo: “Non avete capito questo è el poder poético y politico del cuerpo desunto“, ossia la sua altro non era che una opera d’arte… nessun sensazionalismo del nudo quindi. Non era la prima “opera d’arte” che ha realizzato, infatti lo ricordano ancora di fronte alla Venere del Botticelli negli Uffizi di Firenze, ovviamente nudo e con le stesse fattezze anche a marzo a Parigi nel Museo del Louvre: a fare da contorno alla sua opera, la Nike di Samotracia.


Ha continuato a discolparsi dicendo che non vuole offendere nessuno con la sua arte, anche al commissariato Trevi dove lo hanno poi portato. Un lavoro che gli è costato 450 euro. Ma per chi se lo fosse perso, c’è da dire che solo quest’anno è stato il secondo a voler mostrare le proprie grazie nella bellissima fontana. Solo un mese fa un altro nuotatore adamitico era già finito sotto gli sguardi dei turisti mentre nuotava in stile rana nella stessa location… e così i verbali salgono a 17 solo nel 2017, di cui 5 da Pasqua ad oggi… deve essere il primo sole capitolino a far girare la testa alla gente!

Adirà prende però le distanze da chi ha agito in questo modo nel passato: “Io non sono un pagliaccio come quel Manolo, tra l’altro la sua bravata l’ho vista su Youtube in Spagna. Ma non l’ho certo copiato… il mio è un progetto e dopo Firenze e Parigi avevo voglia di omaggiare Roma“. E prosegue: “La fontana è fonte di vita, la Fuente madre. Roma è anche la madre della nostra cultura e tutti noi ricordiamo la Dolce Vita di Fellini. Il mio nudo artistico è solo un inno alla bellezza femminile. Qualcosa di molto spirituale. Da contrapporre al mondo capitalista governato da uomini. Non c’era nulla di pornografico, di sporco. Questi sono tabù che ci arrivano dal cristianesimo mentre io mi rifaccio alla bellezza del corpo umano esaltata con gli dei pagani“. Ma se poi gli viene fatto notare che lui con la bellezza femminile c’entra ben poco, fa serenamente notare: “Quando mi esibisco nascondo sempre il pene tra le gambe. Anche questi giorni sono stato invitato alla QbQ gallery di via Panico al quartiere Monti. Mi sono spogliato, ma tra le cosce ho stretto un mazzetto di fiori“. Multa a parte ora si sentirà soddisfatto? A quanto pare sì dicendo che la gente che ha assistito ha gradito la sua performance: “Credo di sì. La performance è stata molto provocatoria, il pubblico ha dovuto annusare i fiori…“. Ah e a proposito della multa, ha dichiarato che non la pagherà… bisognerà seguirlo fino a Barcelona per vedere, forse, i soldi!

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