Ogni anno si ripropone la stessa domanda, ma le lancette vanno avanti o indietro? Si dorme un’ora in più o un’ora in meno? Ogni anno, si risponde “se stasera alle 18.00 c’è l’imbrunire, e domani ciò avverrà più tardi, vorrà dire che si deve portare l’orologio avanti e dormire un’ora in meno“. Mio figlio di 7 anni continua a non capire tanto bene, ma poi si adegua. Mia figlia, invece – più grande, da brava mammina lo rassicura, dicendogli che la sera seguente avrebbero recuperato, andando a dormire un’ora prima.
Ma perché non teniamo l’ora legale tutto l’anno? Anche questa domanda circola da anni e tutto sommato può avere un senso. A primavera non può che far comodo avere un’ora di luce in più. Anche durante l’inverno è più gradevole uscire dal lavoro e non essere in pieno buio. Meno piacevole risulterebbe invece l’entrare in ufficio o a scuola che è ancora buio.
“La definizione internazionale di ora legale è riferita al fuso orario e si definisce come anticipo di 60 minuti rispetto all’UTC (Coordinated Universal Time) nel periodo definito dalla legge. Il fuso orario italiano è UTC + 1 ed aggiungendo l’ora legale abbiamo UTC + 2.“
Alle 2 di notte di domenica 26, le lancette andranno spostate un’ora in avanti. Il cambio di ora si traduce in un’ora di luce in più, che porterà ad avere più tempo per ammirare dei bellissimi tramonti al mare..posticipando l’orario dell’alba e del tramonto, e un’ora di sonno in meno.
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