I Campionati Europei di calcio 2016 sono ormai iniziati da qualche giorno in Francia, e abbiamo già avuto modo di scoprire in che modo il governo abbia deciso di far fronte a questo importante evento mettendo in campo misure di sicurezza decisamente imponenti che hanno lo scopo di evitare che si verifichino incidenti o attacchi terroristici in grado di mettere in pericolo la vita delle persone.
Nonostante tutto, le misure di sicurezza adottate in Francia, non sono state sufficienti ad impedire, nella serata di ieri, che si consumasse quello che a tutti gli effetti è stato confermato come un nuovo atto di terrorismo portato a termine da un jihadista e rivenditato dallo stesso ISIS, ad appena qualche giorno dalla strage che ad Orlando a causato la morte di 50 persone e il ferimento di altrettante.
Tutto è iniziato intorno alle 20:30 di ieri, quando un ragazzo di 25 anni, Larossi Abballa, si è avvicinato all’abitazione di Jean-Baptiste Salvint, Vice Comandante della Polizia Giudiziaria a Les Mureaux, ucciso con 9 coltellate e in seguito anche la compagna dell’uomo, Jessica, di 36 anni, assistente presso un altro commissariato. Dopo aver compiuto gli omicidi Abballa ha scattato e condiviso alcune foto delle vittime su Facebook e, all’interno dell’abitazione della coppia, alla presenza del figlio delle due vittime, ha persino girato un video in diretta attraverso Facebook Live, dichiarandosi un membro dell’autoproclamato Stato Islamico e spingendo altri terroristi ad uccidere giornalisti, guardie carcerarie e poliziotti, annunciando che gli Europei 2016 diventeranno un cimitero.
Nel frattempo le autorità intervenute sul posto, dopo aver provveduto a mettere in sicurezza la zona hanno tentato di negoziare con Abballa, ma dopo non essere riusciti ad ottenere risultati, hanno deciso di intervenire, facendo irruzione nell’abitazione ed uccidendo il terrorista. Fortunatamente il figlio delle due vittime non è rimasto ferito.
L’azione è stata anche rivendicata dall’ISIS ma a questo punto le autorità avranno il compito di indagare su eventuali altri atti di terrorismo che potrebbero verificarsi in Francia, ma al tempo stesso è necessario capire in che modo Abballa, che nel 2013 era già stato identificato e condannato per aver fatto parte di una rete di jihadisti, in Francia, che reclutava persone da addestrare in Siria, sia riuscito a compiere un atto del genere indisturbato.
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