E’ da molti anni ormai che online hanno debuttato realtà di ogni genere che consentono, in maniera semplice e intuitiva, di accedere a recensioni da parte di migliaia di utenti, su ristoranti, hotel, attività commerciali e mete di viaggio, portando al successo di realtà di grande rilievo come possono essere TripAdvisor o Yelp e rendendo ancora più semplice e intuitiva l’esperienza di milioni di persone.
E se lo stesso principio venisse applicato agli esseri umani, permettendo di esprimere la propria opinione non solo su attività commerciali, ma sulle persone incontrate nel corso della propria vita? E’ ciò che si sono chieste negli ultimi anni Julia Cordray e Nicole McCollough, le due creatrici dell’applicazione Peeple, che ancora prima del suo debutto ufficiale ha generato molte polemiche, tanto da spingere gli sviluppatori ad introdurre una serie di modifiche rispetto all’idea originale.
Presentata ufficialmente qualche mese fa, Peeple è un’app che ha scatenato molte polemiche in seguito ad alcune recensioni poco entusiastiche da parte di testate di rilievo, soprattutto a causa dell’idea da cui parte il progetto, che prevede la creazione di una piattaforma che consenta di dare una valutazione sulle persone incontrate sotto diversi aspetti, da quello professionale alla sfera sentimentale.
Inizialmente Peeple prevedeva l’uso di stelle per valutare le persone, idea che in seguito è stata eliminata e sostituita dalle raccomandazioni, che daranno agli utenti la possibilità di attribuire una valutazione generale su di una persona specifica, con un voto generale attribuito ad ogni utente in base alle raccomandazioni ricevute.
Nonostante le polemiche sorte negli ultimi mesi, Peeple si basa su alcune regole specifiche, a partire dall’età minima di 21 anni necessaria per utilizzarla, l’obbligo di integrare il proprio numero di cellulare e possedere un account Facebook da almeno 6 mesi, accorgimenti pensati per impedire la pubblicazione anonima di valutazioni negative.
Tra i principi di Peeple, inoltre, rientrano anche la necessità di dare il proprio consenso per essere inserito su Peeple, il controllo su quello che viene pubblicato sul proprio profilo personale, la possibilità in qualsiasi momento di chiudere l’account e l’applicazione del Peeple Number, un numero attribuito ad ogni utente della piattaforma e basato sulle valutazioni ricevute.
Peeple ha fatto il suo debutto, in Nord America, all’inizio di questa settimana per iPhone e iPad, ma i suoi creatori hanno già espresso l’intenzione di rendere quest’applicazione un grande successo, ed è anche per questo che, in futuro, nel caso in cui dovesse ottenere il successo sperato negli USA, l’app potrebbe debuttare anche in altri paesi.
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