Partendo dal quel qualcosa che potremmo definire buonsenso, pensare di fumare in luoghi chiusi o affollati, oltre che essere vietato dalla norma, (art 14 regolamento Atac: è vietato fumare negli autobus e sui treni ad eccezione dalle carrozze a ciò autorizzate. I trasgressori alla predetta disposizione sono assoggettati al pagamento della sanzione amministrativa da euro 25,00 a euro 250,00. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini sino a dodici anni. Legge n. 3 del 16 gennaio 2003 e successive modifiche ed integrazioni), è qualcosa che penso non verrebbe in mente a nessuno.
Purtroppo però aver ricordato a “quei due”, che non era il caso e che era oltre che vietato, fastidioso è stato fatale per un nostro concittadino di 37 anni. Potrebbe aver usato termini rigidi, potrebbe anche non averlo fatto, però il risultato è stato che “quei due” gli si sono scagliati contro e l’hanno riempito di botte fino a farlo finire, in gravi condizioni, all’ospedale, in prognosi riservata, con una grave emorragia celebrale. Episodio Assurdo, in un mondo assurdo.
E’ domenica pomeriggio, di quei giorni grigi e col cielo che promette tanta pioggia, alla stazione Metro B, di piazza Bologna – Roma, un uomo di 37 anni che si sta recando in Centro, si scontra con due vigliacchi bulli, non coetanei, ma giovani di 25 e 27 anni. Le telecamere hanno filmato tutto e i due balordi sono stati fermati dalla Polizia. Ora quei due, se le cose dovessero mettersi male per l’uomo, rischiano l’accusa di omicidio, ma la cosa più grave che ci sta più a cuore è la salute di quel poveraccio che ha avuto solo la colpa di non farsi gli “affari propri”.
Qui si cade quindi nella facile conclusione che è meglio non immischiarsi e di farsi da parte, non vedere e lasciare che accada tutto quello che le cronache ci raccontano. Tanti anni fa, alla stazione di Ottaviano, una ragazza fu violentata dietro una scalinata, perché nessuno è intervenuto a difenderla. Nessuno si espone, e lasciamo che tutto ciò che non ci riguarda faccia il proprio corso. Però se poi accadesse a noi cercheremmo l’aiuto dell’altro. Questa forma di egoismo, tutta questa violenza urbana e il menefreghismo e la paura hanno fatto ieri un’altra vittima (che speriamo si riprenda). Se solo accanto a lui si fosse schierato un altro fermo li sulla banchina, se fosse intervenuto, “quei due”, balordi sarebbero di sicuro scappati e oggi non staremmo qui a raccontare dell’ennesima violenza in città.
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