In questo particolare momento storico post crisi, in cui gli investimenti ristagnano, Assopiscine ci ha fornito una fotografia della situazione delle piscine private in Italia.
A livello europeo, l’Italia occupa il quarto posto nella classifica dei paesi europei con più piscine private. A livello nazionale, l’indagine di Assopiscine segnala circa 365.000 piscine private lungo lo stivale, con il Lazio che si attesta come la regione italiana che vanta il numero più elevato di piscine residenziali. In termini di concentrazione di piscine private seguono Toscana e Lombardia.
Il mercato delle piscine private in Italia: ieri e oggi
Se, qualche anno fa, la tendenza era quella di ristrutturare un parco piscine già esistente, considerando che, su un campione di 300 proprietari di piscine, il 60% aveva dichiarato di avere una piscina datata e da ristrutturare (dai 13 anni in su), oggi la situazione si mostra più positiva rispetto ad allora. I segni del processo di ripresa sono comparsi tra il 2015 e il 2017, trovando anche una stabilità. Stando alle stime dei grandi produttori, il numero delle piscine residenziali realizzate nel 2016 rasenta le 10.000 unità, con la Lombardia che ha sostenuto il maggior investimento economico (17%).
Perché gli italiani tornano ad investire nel settore delle piscine private?
Tra le principali ragioni troviamo il miglioramento della condizione economica rispetto agli anni della flessione, il miglioramento del settore immobiliare, con un numero crescente di italiani che preferisce acquistare immobili con piscina, nonché una maggiore attenzione verso il benessere e il settore del wellness in generale.
Il mercato delle piscine mostra quindi dei segnali più che positivi, con ulteriori previsioni di crescita. Tuttavia, il potenziale del comparto è grande, ma l’attuale quadro normativo italiano è talmente complesso da costituire un impedimento. Quello che manca è una normativa che vada a regolarizzare la figura professionale del costruttore di piscine. Un po’ di chiarezza è stata fatta con l’entrata in vigore della norma tecnica UNI EN 16582 del 2016, che ha definito i requisiti generali e specifici, nonché i criteri di sicurezza e di collaudo delle piscine private, interrate e fuori terra.
Se, in termini di requisiti delle strutture è stata fatta più chiarezza, la normativa non è ancora sufficientemente completa per quanto concerne il ruolo dei professionisti del settore.
Una delle principali criticità è l’assenza di corsi per la formazione continua e l’aggiornamento dei professionisti del comparto.
Considerando la costante evoluzione del settore, la possibilità di garantire la formazione continua ai propri dipendenti è fondamentale, sia dal punto di vista normativo che pratico. In più, con tutte le certificazioni attestanti la qualifica dei tecnici, l’azienda stessa acquisirà valore e fiducia agli occhi dei Clienti. Ma un altro fattore contribuisce all’importanza della formazione continua dei professionisti nella progettazione e realizzazione di piscine: l’attenzione sempre maggiore del pubblico verso la personalizzazione.
Sempre più italiani richiedono soluzioni innovative e personalizzabili in ogni aspetto, così da poter avere un progetto ad hoc, esclusivo e pensato su misura in base ai gusti e alle esigenze. Contestualmente, aumenta anche l’interesse per l’impiego di materiali e tecnologie sostenibili, non inquinanti e che permettano di ridurre i costi di gestione e i consumi.
Sul fronte delle piscine residenziali, il trend del momento è costituito da piscine a basso impatto ambientale e da strutture con caratteristiche davvero bizzarre. Tra i modelli più innovativi, apprezzati prevalentemente da chi abita ai piani alti, vi sono le piscine sospese nel vuoto, che offrono un’esperienza acquatica davvero unica.
Parlando di sostenibilità in piscina, è interessante precisare che il settore ha visto di recente l’introduzione del primo sistema di disinfezione dell’acqua della piscina senza cloro e senza prodotti chimici, per la salvaguardia della salute dei bagnanti prima di tutto, ma anche dell’ambiente.
Tra i progetti più audaci, proposti di recente da Assopiscine in collaborazione con Piscine Oggi, c’è invece quello della “Piscina autosufficiente”, un’iniziativa volta a promuovere un nuovo modello sostenibile di piscina.
La piscina autosufficiente
Non solo non spreca acqua, ma potrebbe rappresentare una risorsa importante per la comunità, specialmente in un momento storico poco rassicurante dal punto di vista climatico. In un’epoca soggetta al riscaldamento globale e al conseguente cambiamento di clima, questo progetto potrebbe rivelarsi più che importante. Per l’iniziativa sono stati chiamati in causa produttori, tecnici, operatori e aziende di costruzione, allo scopo di sviluppare nuovi standard con il contributo generale. Architetti, operatori e gestori saranno impegnati a progettare e definire le caratteristiche della piscina del futuro con l’obiettivo di preservare la risorsa più preziosa di tutte, l’acqua.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.