Pokemon Go il nuovo gioco della Nintendo è da pochi giorni disponibile ufficialmente in Italia ed è già diventato una mania.
Il gioco permette agli utenti di cercare i famosi personaggi dei Pokemon attraverso la realtà aumentata accumulando punti. Con la realtà aumentata utilizzando la fotocamera dei nostri smartphone è possibile inquadrare l’ambiente circostante e trovare gli eventuali Pokemon presenti nella nostra zona.
Per farvi capire l’enorme successo di questo gioco basti pensare che in 24 ore dal lancio, Polemon Go ha superato per numero do download su dispositivi Android Tinder, Twitter, e persino “mostri sacri” come WhatsApp e Snapchat.
In poche parole chi l’ha scaricata ci passa più tempo che su WhatsApp, Instagram, Snapchat e Messenger.
Ma nella Comunità Scientifica da diversi giorni vengono lanciati allarmi sull’utilizzo massiccio di Pokemon Go che può trasformarsi da mania in una vera e propria patologia.
Infatti questo gioco può creare dipendenza perchè sempre secondo alcuni scienzati trovare i Pokemon è come trovare un libro raro in un negozio di antiquariato: la cattura dei Pokémon aggiunge il brivido della sfida, e proprio questa sfida è qualcosa di cui vantarsi con le proprie cerchie di amici “social” e diventa un “oggetto” collezionabile quasi senza limiti di spazio.
Così raccogliere innocui mostriciattoli come i Pokémon diventa una vera e propria dipendenza non avendo limiti di spazio o di soldi le persone possono utilizzare il gioco in qualunque momento senza staccarsi dallo smartphone.