Polemiche sul Safety Check di Facebook. Notifiche arrivate ad utenti in tutto il mondo dopo l’attentato in Pakistan

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Si è già parlato in molte occasioni di quanto la tecnologia possa venire in soccorso delle persone anche in momenti di emergenza, e in tal senso la funzione Safety Check, creata da Facebook e lanciata ufficialmente ormai poco meno di due anno fa, è nata con l’intento di offrire uno strumento prezioso in grado di trasformare il celebre social network, che oggi conta oltre 1.5 miliardi di utenti in tutto il mondo in un sistema di comunicazione istantaneo per far conoscere le proprie condizioni ad amici e familiari.

Dopo aver attivato il servizio in occasione degli attacchi terroristici dello scorso novembre a Parigi e più di recente a Bruxelles, in Belgio, proprio il giorno di Pasqua a Lahore, in Pakistan, si è verificato un altro terribile attentato nei pressi di un parco, che ha provocato oltre 70 morti e centinaia di feriti. E proprio in questa tragica occasione, Facebook ha deciso di offrire alle persone che si trovavano nei pressi di quanto accaduto l’accesso al Safety Check, ma un errore legato all’algoritmo ha generato qualche problema inaspettato che ha preoccupato molte altre persone in tanti paesi del mondo, Italia compresa.

Safety Check è una funzione che aiuta le persone nei pressi di disastri naturali o situazioni di emergenza, permettendo di inviare istantaneamente ad amici, conoscenti e familiari una notifica attraverso il social network che consente di far conoscere le proprie condizioni. Dopo l’attentato che ha colpito la città pakistana di Lahore, Facebook ha deciso di attivare ancora una volta Safety Check, ma si è verificato un bug legato all’algoritmo che utilizza la geolocalizzazione per controllare la posizione degli utenti.

Il bug ha quindi inviato una notifica non solo alle persone che si trovavano nei pressi di quanto accaduto, ma anche in altri territori come USA, Asia ed Europa, Italia compresa, scatenando non poche polemiche ed evidenziando come il servizio necessiti ancora di qualche miglioria.

La risposta di Facebook, tuttavia, non si è fatta attendere, che ha infatti provveduto a rilasciare un breve comunicato ufficiale attraverso il quale si è scusata con gli utenti che hanno ricevuto la notifica, specificando che si è trattato di un errore non derivante dalla propria volontà, e che ha sfortunatamente coinvolto persone non colpite direttamente da questa emergenza.

Non è la prima volta che Safety Check è al centro di polemiche. Lo scorso mese di novembre, infatti, Facebook è stata criticata per aver attivato il servizio in seguito agli attentati di Parigi, ma per non aver adottato la medesima strategia per la terribile strage di Beirut, ed è infatti da allora che Facebook ha espresso l’intenzione di estendere l’uso di questa funzione non solo in occasione di disastri naturali, ma di molte altre emergenze.

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