Cinque storie per il Premio Strega 2021

Giovedì 10 giugno, sul palcoscenico del Teatro Romano di Benevento, sono stati presentati i cinque finalisti dell’edizione del premio Strega di quest’anno. La “cinquina“, come viene solitamente chiamata, è composta da: Emanuele Trevi con Due vite (Neri Pozza), Edith Bruck con Il pane perduto (La Nave di Teseo), Donatella Di Pietrantonio con Borgo Sud (Einaudi), Giulia Caminito con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) e Andrea Bajani con Il libro delle case (Feltrinelli). 

L’edizione di quest’anno risulta senza dubbio straordinaria a causa della pandemia ma anche per la numerosa partecipazione dei concorrenti. Come ha dichiarato Stefano Petrocchi, direttore della fondazione Bellonci, “si tratta di un record confortante perché i 62 titoli proposti sono un atto di fiducia verso questa istituzione culturale”.

I romanzi finalisti

Il libro delle case di Andrea Bajani è un romanzo che descrive la storia di un uomo e di un paese attraverso le “case”, posti che ha abitato e che hanno caratterizzato la sua vita. Sono case vere e proprie ma anche luoghi metaforici in cui sopravvivono storie, segreti e sentimenti.

Il pane perduto è un autobiografia, che racchiude al suo interno la storia di Edith Bruck, tra i pochi superstiti dell’Olocausto. Il primo libro della scrittrice, Chi ti ama così, pubblicato nel 1959, narrava la vita di Bruck durante la Seconda guerra mondiale. La sua seconda autobiografia racconta la perdita dei suoi familiari nei campi di concentramento e la sua vita dopo, la difficoltà di rapportarsi con i suoi parenti che non hanno vissuto l’esperienza del lager, la ricerca di una vita nuova in Israele fino all’arrivo in Italia e ai nostri giorni. Una riflessione profonda su una pagina della nostra storia da trasmettere e non lasciare mai indietro.

Due vite, di Emanuele Trevi, delinea le vite di Rocco Carbone e Pia Pera, due amici dell’autore nonché  brillanti scrittori italiani scomparsi prematuramente. Due storie narrate con affetto e calore, per ricordare due grandi figure all’interno del panorama della letteratura italiana.

L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito è un romanzo che racconta la storia di una bambina, Gaia e sua madre Antonia, sullo sfondo del lago di Bracciano. Antonia, donna determinata e dal carattere forte vuole trasmettere alla figlia l’indipendenza e la forza dell’emancipazione. Gaia, che in apparenza si adegua alle indicazioni di sua madre, matura al suo interno un sentimento di rabbia e rancore, che la portano a combattere ogni giorno con sé stessa.

Borgo Sud di Donatella Di Pietrantonio narra la storia di due sorelle, due bambine cresciute da sole, tra loro complici, e che sono diventate due donne che cercano di colmare questo senso di solitudine attraverso l’amore. Il romanzo è giocato sul senso di attrazione e repulsione tra le due sorelle, che riflette il desiderio di cancellare il doloroso passato e le proprie origini, che le hanno segnate in modo indelebile.

 

 

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