· Il 45% delle donne acquista abiti più stretti rispetto alla propria taglia. Lo stesso vale per il 42% degli uomini
· Più della metà delle donne cerca di non acquistare i capi che evidenziano la pancia. Il 62% degli uomini evita vestiti attillati
· Il 41% delle donne e il 30% degli uomini apprezzerebbero se i brand di moda fornissero consigli di stile su come vestirsi in base alla propria body shape
Negli ultimi due anni sempre più brand hanno scelto di promuovere un mondo della moda più inclusivo, più eterogeneo e meno discriminatorio. Ma è abbastanza per aumentare l’autostima dei consumatori? STILEO, motore di ricerca di moda leader in Italia con oltre 7 milioni di visite al mese, lo ha chiesto a più di 2.500 utenti nel nostro Paese, che hanno partecipato a questa inedita e “personale” indagine, nella quale hanno rivelato le loro maggiori insicurezze in fatto di scelte di stile e hanno condiviso le loro riflessioni sul rapporto con i beauty standard nell’industria della moda.
Gli Italiani sulla bilancia
Alla domanda “Come descriveresti il tuo corpo?” Il 53% delle donne italiane ha risposto di considerare il proprio peso normale in proporzione all’altezza, lo stesso vale per il 60% degli uomini. Di fatto, dal sondaggio emerge che le taglie “intermedie” risultano le più diffuse, con la Medium per le donne (36%) e la Large per gli uomini (32%).
Allo stesso tempo, una percentuale significativa di intervistate, corrispondente al 36%, ha ammesso di sentirsi in sovrappeso, mentre gli uomini che hanno affermato di essere (o di sentirsi) in sovrappeso sono il 27%. Tuttavia, emerge una differenza nel come i due sessi vivono l’evoluzione del proprio corpo: alla domanda “La percezione del tuo corpo è cambiata nel tempo?” Il 28% degli uomini ha risposto che il proprio corpo è migliorato con il passare del tempo, mentre le donne, al contrario, affermano per lo più che la visione delle loro forme è peggiorata con il passare degli anni (24%) o che è in costante cambiamento nel corso della loro vita (23%).
Gli eventi che ci cambiano la vita e il loro impatto sul nostro corpo
La vita, e i singoli eventi che la compongono, possono avere un impatto significativo sul nostro corpo, spesso portando a cambiamenti che possono influire in modo negativo sulla propria visione di sé. Da un incidente d’auto che ci ha tenuti a letto per mesi ai cambiamenti ormonali legati all’invecchiamento, sono diverse le situazioni che possono contribuire a generare insicurezze nel proprio corpo. In ogni momento occorre adattarsi sia ai propri stati d’animo, sia alle scelte riguardanti l’abbigliamento, in base alle proprie esigenze e al proprio stile. Per le donne, i 3 principali avvenimenti che hanno avuto un impatto negativo sul come vedono il proprio corpo sono la menopausa, la gravidanza e la pubertà, momenti della vita non correlati né influenzati direttamente da noi stesse o dalle nostre scelte. Per gli uomini, invece, vengono per primi una malattia grave o un trauma, la comparsa dei capelli bianchi e la pubertà. E quando STILEO ha chiesto cosa fosse successo al loro corpo in seguito a questa fase della vita, la risposta dominante per entrambi i sessi è stata che erano ingrassati (il 43% delle donne e il 41% degli uomini), un cambiamento che ha influenzato sia la loro percezione del corpo sia i loro acquisti di moda.
Come la moda influenza la percezione del nostro corpo
La consapevolezza di sé e le proprie preferenze in fatto di moda sembrano andare di pari passo, e influiscono positivamente su come le persone si sentono nei confronti del proprio corpo. Gli italiani hanno classificato come principali fattori di questo processo il lavoro svolto su sé stessi e la possibilità di trovare abiti che valorizzino il proprio aspetto indipendentemente dalla taglia. Eppure, c’è ancora tanta strada da fare, poiché c’è ancora un 32% di donne e un 17% di uomini che si sentono insicuri del proprio corpo, soprattutto quando devono acquistare vestiti.
Durante l’esperienza di shopping, infatti, si riscontrano ancora molte fragilità, che influenzano in modo significativo gli acquisti. Sia per le donne sia per gli uomini, la pancia è in cima alla lista tra le insicurezze che emergono durante lo shopping (rispettivamente il 47% e il 48%). Questo disagio influisce particolarmente nella tipologia dei capi che acquistano: più della metà delle donne cerca di conseguenza di non acquistare i capi che evidenziano questa parte del corpo (54%), e il 62% degli uomini, invece, ha dichiarato di evitare vestiti attillati.
La moda, inoltre, rappresenta un’occasione per imporre degli obiettivi rispetto al proprio corpo, che tuttavia molto spesso si rivelano irrealistici. L’ultima Fashion (Re)search mostra che nel nostro Paese, il 42% degli uomini e il 45% delle donne molto spesso acquistano abiti più piccoli rispetto alla propria taglia, con l’obiettivo di dimagrire per poi poterli indossare in un secondo momento. Si tratta di traguardi difficili da raggiungere, in quanto la maggioranza degli intervistati ha ammesso di non aver mai sfoggiati i capi nuovi.
Senza dubbio, la società e gli standard di bellezza elevati giocano un ruolo determinante nel generare queste insicurezze, così come l’industria della moda, che in passato è stata spesso accusata di aver adottato “canoni utopici” per quanto riguarda le caratteristiche fisiche ed estetiche.
Dalla creazione di collezioni più ampie per diversi tipi di corpo alla collaborazione con modelle, influencer e celebrità che rappresentano diversi tipi di consumatori, oggi i brand di moda hanno l’opportunità creare connessioni più profonde e significative con gli acquirenti. La funzione dell’industria è di dare l’esempio e i consumatori sono pronti ad accoglierlo: l’analisi testimonia che il 41% delle donne e il 30% apprezzerebbero molto se i brand di moda fornissero consigli di stile su come vestirsi in base alla propria body shape.
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