Riapertura di alcune tombe: Emanuela Orlandi è “dove indica l’angelo”

Solo 200 metri in linea d’aria da casa sua. Li potrebbe essere stata Emanuela Orlandi dal 1983 ad oggi, dentro il cimitero Teutonico del Vaticano. Un Cimitero dove sono sepolti personaggi più o meno importanti. Secondo indiscrezioni il corpo della povera figlia di un commesso della Prefettura della Casa pontificia potrebbe essere stato messo lì di nascosto. Uno dei più grandi gialli italiani tirato nuovamente fuori già poco tempo fa, dopo il ritrovamento delle ossa a Via Po, a Roma, che però poi sono risultate essere di tutt’altra origine. La verità si saprà l’11 luglio quando verranno visionate due tombe in presenza dei familiari di Emanuela, la madre e il fratello che da 36 anni stanno cercando la verità, e dei parenti delle persone sepolte, il tutto insieme ai legali delle parti.

“La decisione – dichiara Alessandro Gisotti, direttore della Sala stampa della Santa Sede – si inserisce nell’ambito di uno dei fascicoli aperti a seguito di una denuncia della famiglia di Emanuela”. Questi ultimi fatti sono avvenuti a seguito di una lettera anonima ricevuta dalla famiglia Orlandi la scorsa estate e che ha portato alla richiesta della riapertura delle tombe dove potrebbero aver occultato il cadavere.

L’avvocato della famiglia, Laura Sgrò, spiega che la lettera anonima era composta da un messaggio insieme alla foto di una tomba: «Cercate dove indica l’angelo». La statua sarebbe quella di un angelo con un foglio in mano su cui è incisa la scritta Requiescat in pace (riposa in pace).

Non solo un messaggio anonimo come spiega il fratello Pietro Orlandi: “ci sono persone informate della possibilità che i resti di mia sorella possano essere nascosti lì. Abbiamo ricevuto segnalazioni in questo senso, e se fossero state poco credibili, o del tutto anonime, non avremmo presentato istanza“.

Con la riapertura delle bare verrà svolto un lungo lavoro di demolizione e ripristino delle lastre lapidee e di vari accertamenti a cui seguiranno la datazione dei reperti e il confronto del DNA.

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