Città eterna ed eternità della polemica, spesso sterile, ma mai poco pervasiva, l’ultimo esempio ci è dato dalle tensioni generate dal recente passaggio del “Giro d’Italia”, che seppur terminato ancora non ci ha abbandonato.
Casus belli: i ciclisti hanno chiesto dopo tre giri del tracciato che venissero neutralizzati i tempi, questo a causa dei problemi del fondo stradale, eccessivamente sconnesso.
Roma ha grossi problemi con la pavimentazione stradale, è innegabile, e con il passaggio del “Giro d’Italia” la cosa è saltata maggiormente agli occhi di tutti anche se l’ultima tappa è da sempre celebrativa, più evento che corsa effettiva. Quest’anno lo è stato in senso vero: in una cornice splendida, il giro dopo aver abbracciato tutta Italia finalmente si chiude nella Capitale.
L’evento è stato quello che doveva essere, un grande spettacolo e un’occasione per la valorizzazione internazionale di scenari unici.
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