Una nuova generazione che si è trovata di fronte una realtà così lontana da quella dei propri genitori che manca di regole e di una vera e propria educazione online. Ci si abitua fin da subito a dialogare online, abbandonando però la prudenza, nonostante si faccia però attenzione alla privacy. Il 10% degli intervistati ha ammesso di condividere online i propri segreti e foto intime proseguendo quindi nel cosiddetto sexting. Una nuova società che porta l’8,5% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni a subire cyberbullismo.
Arriviamo così alla giornata di oggi, quella del Safer Internet Day, giornata mondiale per la sicurezza in Rete. “Be the change: unite for a better internet”, è la frase simbolo per l’edizione 2017. Uno slogan finalizzato a far riflettere i ragazzi soprattutto sul ruolo attivo e responsabile che ciascuno può ricoprire nel trasformare Internet in un luogo positivo e sicuro.
In Italia il SIC è stato affidato a Generazioni Connesse, un consorzio formato da: il Ministero dell’Istruzione, quelli dell’Interno e delle Comunicazioni, la Polizia Postale, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la stessa Skuola.net, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, la Cooperativa E.D.I., il Movimento Difesa del Cittadino e l’agenzia di stampa Dire.
Una data che non ferma però i suoi intenti nell’arco di 24 ore, ma che prosegue per tutto l’anno con diverse iniziative da portare nelle scuole e sul Web.
Importantissimo anche il Vademecum, che troviamo proprio online. Si tratta di una guida operativa per conoscere e orientarsi nella gestione di alcune problematiche connesse all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani. Da un lato troviamo l’approfondimento dei pericoli in agguato quando si naviga in Rete; dall’altro i riferimenti dei servizi a cui è possibile rivolgersi a livello regionale, qualora ci si trovi a dover gestire una situazione problematica.
In occasione del Safer Internet Day è stato presentato a Roma l’incontro “Educazione civica 4.0: vivere bene con gli altri anche in Rete”, organizzato da Microsoft Italia e Fondazione Mondo Digitale, De Agostini Scuola e Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il patrocinio dell’Assessorato Roma semplice. Hanno partecipato all’evento più di 250 studenti e docenti di varie scuole italiane. La ricerca ha esaminato l’esposizione degli intervistati a 17 rischi online in quattro aree: comportamento, reputazione, invadenze sessuali e personali.
Il 65% degli intervistati è stato vittima di almeno uno dei principali rischi online, in particolare di contatti indesiderati (43%) e molestie (41%). Sale a 78% se si includono anche esperienze di amici e familiari. Il 62% ha dichiarato poi di non sapere dove trovare aiuto quando si è incappati in questi rischi, mentre il 48% ha dichiarato di sapere a chi rivolgersi in caso di necessità.
Purtroppo quanto avviene sul Web si ripercuote poi nel vissuto reale: infatti il 30% degli intervistati a seguito di rischi online ha dichiarato di aver perso fiducia nelle persone nella vita reale, il 18% la perdita di un amico. Infine, il 42% ha ristretto le impostazioni relative alla privacy sui social media, mentre il 21% ha ridotto la condivisione di informazioni personali.
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