Tutti ragazzi giovanissimi quelli coinvolti nel giro di prostituzione minorile di Roma Nord. Tutti ragazzi tra i 14 e i 16 anni, maschi e di famiglie “bene” dei quartieri di Ponte Milvio, Fleming, Cassia e Flaminia.
Uno scandalo che fortunatamente è venuto alla luce e mostra la fragilità dei ragazzi d’oggi, adolescenti adescati da adulti senza remore per poi venir messi a prostituirsi per poche briciole: soldi o anche regali di poco valore come felpe alla moda e ricariche telefoniche. Una storia portata alla luce da Il Messaggero con il suo squallido protagonista, un Pr dei locali capitolini di 56 anni.
Lui, uomo benestante e conosciuto a Roma, già in carcere da febbraio dopo la richiesta del Pubblico Ministero Eugenio Albamonte con l’accusa di pedofilia. Un pedofilo con il suo giro di clienti che vede implicati tragicamente 5 ragazzi, avvicinati dall’uomo che li ha convinti ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di somme di denso tra i 50 e i 100 euro, oppure scarpe e abbigliamento alla moda o ancora ricariche per il cellulare. A far saltare tutto, lo zio di uno dei 5 ragazzi di soli 14 anni che controllando il cellulare del nipote aveva trovato materiale compromettente: messaggi, video, chat e richieste di appuntamento oltre a minacce del 56enne che li aveva anche filmati e minacciati di aver mostrato tutto ai loro genitori se avessero parlato.
A seguito della denuncia è iniziata l’indagine vera e propria con intercettazioni e pedinamenti. Oltre ai 5 ragazzini certi, potrebbero uscire fuori altri nomi di giovani del giro, forse una trentina in totale. I ragazzi venivano incontrati nella casa romana del Pr o in quella di suoi amici. L’adescamento avveniva probabilmente nei locali dove l’uomo conosciuto faceva colpo sui giovani.
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