Tragico epilogo per l’incidente avvenuto ieri in Catalogna, Spagna, tra un autobus e un’auto con due persone a bordo rimaste ferite. A bordo di quest’ultimo 57 studenti Erasmus di 22 nazionalità differenti. Dopo una notte di festa sono 13 le studentesse Erasmus, di cui sette italiane, ad aver perso la vita nello schianto ieri mattina a Frejinals, sull’autostrada Ap7, durante il ritorno a Barcellona dopo avere assistito a Valencia alla Notte dei Fuochi della celebre Fiesta de Las Fallas. 34 i feriti di cui un’altra italiana è poi morta in ospedale, portando il numero dei morti a 14 e 8 solo italiane. L’autista del bus è ora indagato per 13 omicidi per imprudenza, secondo il codice stradale spagnolo. Dopo essere stato lungamente interrogato è ora ricoverato in terapia intensiva per una contusione polmonare.
Il bus era l’ultimo di una carovana di cinque, con circa 300 studenti a bordo. Dopo l’impatto non è stato facile subito il riconoscimento delle vittime estratte dalle lamiere. Molti ragazzi non avevano con sé i documenti di riconoscimento visto il breve viaggio che andavano a fare. Alcune vittime poi erano difficilmente riconoscibili. Sulle cause dell’incidente non è ancora ben chiara la dinamica, probabilmente un colpo di sonno dell’autista risultato negativo ai test di alcol e droghe. Secondo le prime ricostruzioni, il bus avrebbe urtato il guardrail di destra, poi l’autista avrebbe dato una sterzata a sinistra finendo sull’altro lato dell’autostrada contro un’auto che veniva in senso opposto.
Una “partecipazione personale molto sentita verso le famiglie” delle ragazze rimaste vittime dell’incidente del bus in Catalogna, ma anche la certezza che Erasmus è una “esperienza straordinaria”. Così si fa vicina alle famiglie coinvolte in questa tragica vicenda, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, partecipando a Unomattina. “Non è un problema di sicurezza, dobbiamo ricordare che si tratta di una «organizzazione solida» e pensare che si tratti di una «tragica fatalità. Io stessa – ha aggiunto – ho dedicato parte della mia carriera a sviluppare l’Erasmus. Siamo tutti convinti che sia un progetto straordinario che dà ai nostri ragazzi la possibilità di fare un’esperienza di studio e di vita nell’età giusta, che li apre al mondo. E questo resta e deve assolutamente restare”.
Il Ministro ha poi concluso: “La Spagna è da sempre la meta preferita dai ragazzi italiani. Temo che si sia trattato di una fatalità, un episodio drammatico che ha colpito questo gruppo. Ma l’Erasmus resta una straordinaria esperienza che ha messo in moto un esercito di tre milioni di giovani, una grande rivoluzione su cui noi continuiamo ad investire. È questa mobilità interna all’Europa che permette veramente di capire cosa è l’Europa”.
“Ho il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell’incidente in Spagna“, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
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