Sentenza storica della Corte Costituzionale sui cognomi dei bambini di una coppia che esprime una propria posizione

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Storica sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito che in base alla volontà dei genitori, chi registra la nascita di un bambino non potrà opporsi alla loro volontà di attribuire il cognome materno invece del paterno. Tale sentenza apre scenari che fino ad oggi in Italia, non si erano percorsi. Eppure c’era già stata in passato  una condanna della Corte Europea del “rispetto dei diritti dell’uomo” a carico dell’Italia. In tal senso veniva ravvisata l’impossibilità di derogare alla regola dell’acquisizione automatica del cognome paterno a favore del materno. Ciò era stato definito discriminatoria verso le donne.

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Oggi grazie a questa sentenza, invece, una coppia Italo-Brasiliana potrà far acquisire al proprio bambino il cognome che meglio li rappresenta. Già la Corte di appello di Genova aveva dichiarato illegittima la norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio, in presenza di un’altra volontà dei genitori. Da oggi,  i genitori potranno dare il doppio cognome al bambino. Al contrario, in caso di mancato accordo tra padre e madre, sembra che il bambino terrà il cognome paterno, (si discute anche di un’altra possibilità, e cioè il cognome prescelto sarà quello che precederà nell’ordine alfabetico).

In Italia però c’era sempre presente un retaggio patriarcale e certe consuetudini non si cambiavano anche se modi e costumi erano mutati. Un’ordinanza della Cassazione datata  2008 chiedeva di modificare tale sistema. La Consulta aveva invece dichiarato, in precedenza che si sarebbe dovuto legiferare al riguardo, ma poi tutto s’era fermato.

  • A breve comunque, l’ufficiale dello stato civile non potrà più opporsi alla volontà della coppia
  • Dovremo  ancora aspettare il deposito della sentenza,  per capire quali siano state  le motivazioni addotte dalla  Corte Costituzionale.

La decisione della Corte costituzionale rappresenta una svolta: risale a quasi quarant’anni orsono la prima proposta in Parlamento per poter dare ai figli il cognome della mamma, mentre risulta bloccato da due anni l’iter alle Camere per una modifica normativa in tal senso.

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