Nell’era delle serie tv, di Netflix e dello streaming, la letteratura sembra adattarsi a questi nuovi mezzi di comunicazione per poter attirare sempre più lettori. Anche se l’utilizzo di Internet come mezzo prediletto da sempre più autori per pubblicare i propri articoli rappresenta una novità, la pubblicazione a puntate dei romanzi, che sembra riflettere il modello “Netflix” non lo è.
I romanzi seriali affondano le loro origini nel XVII secolo. Essi diventano, però, estremamente popolari nel XIX secolo, grazie ad autori come Dickens che predilessero la pubblicazione a puntate come mezzo di pubblicazione dei propri romanzi. Lo sfrenato successo di The Pickwick Papers di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta nel 1836, è ampiamente considerato aver stabilito la validità e il fascino del formato serializzato all’interno della letteratura periodica. Quali erano i vantaggi di pubblicare il proprio romanzo in “puntate”? Prima di tutto, molte più persone avevano la possibilità di acquistare i singoli capitoli (che solitamente costavano 1 sterlina). I capitolo, poi, essendo pubblicati sotto forma di giornali, potevano essere divisi tranquillamente tra 5/6 persone. Gli autori avevano inoltre la possibilità di modificare la trama a seconda del gradimento del pubblico, eliminando o aggiungendo dettagli per compiacere i propri lettori.
Nel 2014, negli Stati Uniti, viene creato Serial Box, un sito web che può essere definito il Netflix della letteratura contemporanea. I seriali di Serial Box sono costruiti approssimativamente sul modello di serie TV. Come la maggior parte degli spettacoli televisivi, in cui un team di scrittori decide insieme come sviluppare la storia. Gli showrunners, ovvero i produttori esecutivi che si occupano di seguire giornalmente gli sviluppi della serie, sviluppano una sceneggiatura contenente tutte le informazioni e il retroscena necessari per il mondo e i personaggi. La sceneggiatura viene poi sviluppata dal team di scrittori.
Ogni settimana, Serial Box pubblica un episodio di durata di un capitolo per i suoi serial attivi, e proprio come un programma televisivo, ogni seriale va in pausa per una parte dell’anno. Il lettore può scegliere se acquistare i singoli capitoli ($ 1,99 ciascuno), acquistare un pass stagionale che ti dà accesso a una stagione di un serial specifico (da $ 16,99 a $ 22,99 a seconda della durata della stagione), o abbonarsi a un intero serial ($ 1,59 per episodio, non importa quante stagioni o episodi vengono alla fine prodotti). Gli episodi possono essere letti tramite l’app Serial Box, sull’omonimo sito Web o possono essere scaricati su un dispositivo personale.
Ogni episodio è progettato in modo da impiegare 40 minuti per essere letto, in modo che il lettore possa terminarlo durante quello che è stato calcolato essere il tragitto medio di un pendolare. Una volta che una “stagione” di una determinata storia è completa, dopo 10 o 16 episodi, viene pubblicata in un singolo libro.
Per ora, il sito è disponibile però solo in lingua inglese. Non si esclude che gli episodi possano venire tradotti qualora raggiungano una notevole popolarità. In Italia bisognerà dunque aspettare fino a che gli episodi non vengano tradotti o non venga creata una piattaforma simile nella quale possano lavorare direttamente autori Italiani.
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