Nell’atmosfera di silenzio surreale dell’Allianz Stadium completamente vuoto a causa dei provvedimenti anti-Coronavirus, una buona Juventus risponde alle critiche ricevute dopo la sconfitta di Lione e batte l’Inter 2 a 0 e ritrova la vetta riscavalcando la Lazio. Nonostante manchino ancora tante partite alla conclusione del campionato, la vittoria nel Derby d’Italia potrebbe rivelarsi decisiva per il prosieguo della stagione dei bianconeri, che ora più che mai necessitavano di un gran risultato contro una diretta concorrente per risollevare morale e fiducia nelle proprie potenzialità.
Al contrario, l’Inter di Conte esce molto ridimensionata dalla sfida di Torino. Infatti, considerando i quattro incontri disputati tra andata e ritorno contro le altre due contendenti per lo Scudetto, ossia Lazio e Juventus, i nerazzurri hanno ottenuto solo una vittoria e ben tre sconfitte. Appare inutile sottolineare come, in un campionato così equilibrato, questi risultati siano sufficienti per smorzare l’entusiasmo dei propri tifosi e rendere molto in salita il cammino verso il tricolore.
Tornando a parlare della partita di domenica sera, Conte schiera i soliti undici, optando ancora una volta per Vecino al posto di Eriksen. Dall’altro lato invece, Maurizio Sarri sorprende tutti preferendo Bentancur in regia a Pjanic e soprattutto lasciando in panchina Dybala. Dunque sono stati Douglas Costa e Higuain ad affiancare l’inamovibile Ronaldo nel tridente d’attacco.
La Juventus parte subito molto forte, impensierendo Handanovic con De Ligt e Matuidi. Tuttavia l’Inter dopo un po’ riesce a prendere le contromisure e per tutto il resto del primo tempo, pur non creando occasioni da gol, dimostra comunque di potersela giocare alla pari con i bianconeri.
Questo copione continua a ripetersi anche nei primi minuti della seconda frazione, almeno fino alla rete con cui Ramsey sblocca la gara regalando il vantaggio alla Vecchia Signora. Da quel momento in poi è un monologo Juve: un brillante e rapido possesso palla rendono vano ogni tentativo di pressing degli avversari.
Risultando pertanto chiaro il completo controllo delle redini del match, il raddoppio sembra essere soltanto una questione di tempo. L’ingresso di Paulo Dybala ha reso il tutto molto più semplice e spettacolare. A pochi minuti dalla sua entrata in campo, Bentancur trova l’argentino con un preciso lancio da oltre 40 metri. Dybala col primo controllo salta secco Young, si accentra palla al piede, chiede il triangolo a Ramsey e, entrato in area di rigore, finge il tiro e supera ancora una volta il povero Young e, a tu per tu col portiere nerazzurro, piazza il pallone all’angolino basso con un incantevole tocco di esterno sinistro.
Dopo il 2 a 0 la contesa non ha più nulla da dire, a parte un paio di occasioni capitate sui piedi di CR7 per rendere ancora più largo il risultato.
In conclusione, l’ottima vittoria riportata in questo scontro al vertice, in aggiunta alle buonissime prestazioni di alcuni giocatori (su tutti Bonucci, De Ligt e Matuidi), fanno ben sperare per la gara di ritorno contro il Lione, con la consapevolezza che i bianconeri non possono più sbagliare e che quindi non c’è più spazio per i troppo frequenti ups and downs a cui la Juve ha abituato i propri tifosi durante questa stagione.
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