E’ ormai da molti anni che l’Unione Europea discute in merito a diversi argomenti tentando di abbattere una serie di barriere che per molto tempo hanno impedito di dare vita ad un mercato unico che riesca ad incontrare le esigenze di tutti i cittadini europei. Un passo importante è stato quello che, nel 2017, ha messo fine ai costi di roaming aggiuntivi per chiamate, sms e traffico dati al di fuori del proprie paese.
Ma un nuovo passo avanti viene fatto oggi, con l’entrata in vigore di un altro provvedimento molto importante. Stiamo parlando della fine del cosiddetto “geo-blocking” che finalmente consentirà di fare acquisti online senza limitazioni all’interno dei paesi dell’Unione Europea.
Di geo-blocking si è parlato già durante i primi mesi del 2018, quando il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva il provvedimento che mette la parola fine ai blocchi regionali legati agli acquisti online di servizi e prodotti digitali. A partire da oggi, 3 dicembre 2018, il provvedimento entra di fatto in vigore su tutto il territorio dell’Unione Europea.
In breve, questo provvedimento riguarderà tutti i venditori e fornitori di servizi che dovranno adottare gli stessi prezzi e condizioni di vendita destinate agli acquirenti locali anche per qualsiasi consumatore proveniente da un altro paese europeo. In particolare riguarderà beni fisici che dovranno essere spediti nel paese UE dell’acquirente alle stesse condizioni adottate per i clienti locali o in un luogo concordato da entrambe le parti. Ma il provvedimento riguarderà anche i servizi non coperti da copyright e i servizi offerti nei luoghi in cui opera il venditore, dai biglietti per concerti ed eventi sportivi alle prenotazioni di hotel e noleggio auto.
Questo significa che i venditori non potranno più bloccare la vendita online o non accettare carte di credito di clienti residenti in altri paesi europei. E allo stesso modo i consumatori che, ad esempio, vogliono acquistare un prodotto su uno store tedesco, non potranno essere indirizzati verso lo stesso sito web del proprio paese. Dovranno valere per tutti i cittadini europei gli stessi prezzi e promozioni applicate dai venditori.
Al momento l’unica limitazione ancora esistente riguarda i prodotti coperti da copyright. Il geo-blocking continuerà ad esistere per software, videogiochi, ebook e musica. Questo significa che, ad esempio, un cliente Netflix in Italia non potrà sottoscrivere un abbonamento a Netflix Germania, ma in compenso potrà continuare ad usare il suo abbonamento quando si trova al di fuori del proprio paese.
Ma la Commissione Europea ha già confermato l’intenzione di rivedere il provvedimento, con l’obiettivo di porre fine al geo-blocking anche per i prodotti coperti da copyright.
Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione UE per il Mercato Unico Digitale, ha dichiarato: “Nel 2015 il 63% dei siti non consentiva agli utenti di effettuare acquisti da un altro Paese dell’Ue, di conseguenza due terzi dei consumatori che volevano fare acquisti online all’estero non hanno potuto farlo. Da oggi, 3 dicembre, mettiamo fine a questa pratica. Vogliamo un’Europa senza barriere, e questo vuol dire anche eliminare gli ostacoli agli acquisti online”.
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