Sigarette elettroniche più sicure, ma non aiutano a smettere di fumare

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In occasione della Giornata Mondiale Senza Fumo, qualche settimana fa, abbiamo visto come siano oltre 1 miliardo i fumatori in tutto il mondo, e in che modo l’Organizzazione Mondiale della Sanità stia tentando in tutti i modi di combattere la diffusione delle sigarette.

E se da un lato si parla della possibilità di introdurre confezioni neutre e poco appetibili per il pubblico o di aumentare il costo dei singoli pacchetti, da tempo hanno preso piede le sigarette elettroniche, una valida alternativa al fumo tradizionale che tuttavia, secondo una ricerca, si dimostrerebbe certamente più sicura della classica sigaretta, ma non abbastanza da convincere i fumatori a smettere del tutto.

La sigaretta elettronica nasce come un’alternativa alla tradizionale sigaretta, dotata di una speciale soluzione da inalare che viene vaporizzata da un’apposito atomizzatore alimentato da una batteria ricaricabile che, in effetti, risulta meno dannosa delle sigarette, ma che secondo uno studio condotto da Tobacco Control non sarebbe sufficiente a dire definitivamente addio al fumo.

La ricerca condotta da Tobacco Control è stata realizzata con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, insieme alle Università di Torino, Chieti, Milano, Napoli, Catania, Sapienza e Cattolica di Roma, coinvolgendo 932 fumatori di sigarette elettroniche, sigarette classiche e di entrambi i tipi. Dai risultati ottenuti 24 mesi dopo l’inizio dello studio, il 42.4% dei fruitori di sigarette elettroniche continuava a fumare solo questo tipo di sigarette, il 38.9% è tornato a fumare sigarette normali e solo il 18.8% ha smesso di fumare. Tra i fumatori di sigarette tradizionali, invece, il 75.6% ha continuato a dedicarsi al fumo tradizionale mentre il 25.1% ha smesso di fumare, anche se in quest’ultimo dato, il 5.6% ha iniziato a fumare sigarette elettroniche.

Lo studio ha, infine, confermato come i fumatori di entrambe le categorie, nel 57.6% dei casi ha smesso di usare sigarette elettroniche dandosi esclusivamente al fumo tradizionale, il 26% ha smesso con le sigarette normali e il 16.6% ha continuato a fumare entrambi i tipi di sigarette.

Da questi risultati, il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, ha spiegato come lo studio dimostri che le sigarette elettroniche possono rivelarsi un valido aiuto per gli ex-fumatori per non tornare a consumare le sigarette classiche, ma al tempo stesso non sono in grado di aiutare a smettere di fumare del tutto.

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