Stabilità finanziaria di una famiglia italiana: utopia o realtà?

Il Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia del 2024 dedica, come sempre, una sezione alla situazione finanziaria delle famiglie italiane, che è stata messa a dura prova da pandemia, guerre, inflazione e instabilità geopolitiche negli ultimi quattro anni. Sfide, opportunità, incertezza e timori sono le sfumature con cui si parla di questo tema tra i cittadini come tra gli addetti ai lavori. Il quadro è complesso e forse non così fosco come si potrebbe pensare.

Secondo Banca d’Italia, “i fattori di vulnerabilità per il settore delle famiglie rimangono contenuti, anche se resta elevata l’incertezza sulle prospettive economiche”. L’impressione diffusa è quella di essere sopravvissuti – non senza conseguenze – a qualche tempesta, con il timore, però, che il peggio debba ancora arrivare. 

La grande ripresa e la discesa vertiginosa di inflazione e tassi d’interesse che molti si aspettavano non sono avvenute, ma la tendenza, seppur debole, va in quella direzione. Non ci sono comunque certezze, perché sono troppi i potenziali elementi di destabilizzazione del quadro economico sia italiano, sia mondiale.

Per quanto riguarda la stabilità finanziaria delle famiglie italiane, però, possiamo guardare ai piccoli segnali positivi del 2023: grazie all’aumento dell’occupazione, il reddito disponibile delle famiglie è aumentato ed è proseguita la crescita dei consumi avviatasi nel 2022. È aumentata, quindi, la ricchezza netta, ma d’altro canto ha continuato a scendere lievemente il potere d’acquisto, a causa dell’inflazione, e il tasso di risparmio non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia.

La propensione al risparmio degli italiani è aumentata durante la pandemia, ma si è gradualmente ridotta con la ripresa economica, sia per il rinnovato impulso al consumo, sia per l’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse. Le famiglie benestanti dimostrano meno propensione al risparmio rispetto al passato, mentre molti nuclei familiari faticano a mettere da parte dei risparmi.

Nonostante gli elevati tassi di interesse abbiano messo in grande difficoltà le famiglie con un mutuo o altri tipi di debito, il rapporto tra debito e reddito delle famiglie italiane non è però aumentato, mantenendosi al di sotto della media degli altri principali Paesi europei.

Gli italiani, quindi, si trovano in un equilibrio precario, nel quale il risparmio e l’investimento per il futuro sono temi delicati e dominati da prudenza e diffidenza. Notoriamente siamo un popolo che investe ancora poco i risparmi, ma è significativo il fatto che nell’ultimo anno chi aveva del denaro investito ha spesso preferito spostarlo su titoli obbligazionari o depositi a termine, per approfittare dell’aumento dei tassi e ridurre l’incertezza.

È un fatto che va sottolineato non solo per la sua rilevanza per i mercati finanziari, ma anche e soprattutto per ricordare che la stabilità finanziaria di una famiglia non dipende solo da fattori esterni: può trasformarsi da utopia a realtà solo se si decide di analizzare a fondo la propria situazione, fare pianificazione finanziaria, investire i risparmi diversificando il portafoglio.

Le strade per farlo ormai sono tante, anche per chi non ha competenze finanziarie elevate – ma è indispensabile acquisire quelle di base. Esiste la consulenza finanziaria, pian piano sempre più diffusa sia online sia offline, per chi non può o non vuole occuparsene in autonomia. Da questo punto di vista, sono ancora un punto di riferimento per i risparmiatori italiani le assicurazioni, che propongono anche piani di risparmio di vari tipi, ideali per chi non ha dimestichezza con questi temi e desidera prodotti semplici e a lungo termine. Non solo: stabilità finanziaria significa anche poter garantire ai figli o ad altri cari un supporto economico in caso di morte prematura di genitori o tutori. Esistono, infine, app e siti per investire in completa autonomia, adatti a chi ha dimestichezza con questi procedimenti.

A essere pessimisti circa la propria stabilità finanziaria nel futuro sono soprattutto i giovani, che devono fare i conti con un mercato del lavoro molto diverso da quello a cui erano abituati i loro genitori. È, questo, anche uno dei motivi per cui la natalità è scesa così tanto in Italia. Ma i giovani sono anche coloro che hanno le maggiori opportunità di apprendere come sfruttare i propri risparmi e perseguire la stabilità finanziaria. Per tutti, restare vigili e aggiornati e investire i risparmi con oculatezza è fondamentale per essere pronti a qualsiasi cosa arriverà.

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