Ogni anno la calotta di ghiaccio che ricopre l’oceano Artico si riduce nel periodo estivo per poi estendersi nuovamente in inverno, toccando generalmente il suo massimo attorno al mese di marzo. Di questi giorni la notizia che la calotta di ghiaccio dell’Artico ha raggiunto il livello minimo di spessore mai rilevato. E’ il secondo anno consecutivo che questo record si sussegue. Tale tendenza si è andata confermando anno dopo anno dal 1979 abbattendo anche il record negativo dello scorso anno con 20.000 chilometri quadrati di ghiaccio in meno
I dati sono stati resi noti dal “National Snow and Ice Data Center” dell’università di Boulder in Colorado (Nsidc). Mark Serreze, direttore del Nsidc ha dichiarato: “Non ho mai visto nella regione Artica un inverno così pazzo e caldo”
Le temperature presenti quest’anno nella regione artica sono state tra i 2 e i 6 gradi sopra la media in tutte le zone Artiche.
I dati raccolti dall’istituto statunitense ha definito che proprio nella data del 24 di questo mese, è stata raggiunta l’estensione massima di ghiaccio del periodo invernale per il 2015/16 Tale estensione è di 14,52 milioni di chilometri quadrati.
“Il nuovo record negativo fa seguito alle alte temperature da record che si sono verificate nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio in tutto il mondo e nella regione artica”.Anche i venti hanno soffiato sfavorevoli per la crescita del ghiaccio perché hanno portato aria calda. In genere tutto l’inverno è stato sfavorevole ad una ripresa della crescita della copertura in tutto il Polo Nord.
“Anche i venti nell’Artico durante gennaio e febbraio sono stati sfavorevoli per la crescita del ghiaccio perché hanno portato aria calda da sud e hanno impedito l’espansione della copertura di ghiaccio”. Deficit negativi sono stati registrati su gran parte del Polo Nord.
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