Un tentato rapimento quello avvenuto in centro a Genova, nel parco dell’Acquaiola, da parte di una ragazza di 14 anni e il suo complice che la aspettava in macchina? A quanto pare è solo un gran fraintendimento anche se sui social si è mosso da ieri un giro di condivisioni che gridano al lupo! Ma diciamo che la prudenza non è mai troppa. Vediamo cosa è accaduto.
La notizia che gira è quella di un tentato rapimento di tre bambine piccole. Inizialmente i rumor che hanno impazzato sul web hanno parlato di una ragazza di circa 14 anni che avrebbe avvicinato tre piccole bambine mentre giocavano sotto il controllo del genitori nel Parco dell’Aquasola, convincendole ad uscire dal recinto dei giochi per poi cercare di farle saline nella macchina dove le attendeva un complice. La mamma di una delle tre si sarebbe però accorta di quanto stava accadendo avvicinando subito la ragazza e chiedendo cosa stesse facendo.
La giovane avrebbe risposto: “Le bambine sono con me“. La donna ha replicato: “Ma cosa dici, una è mia figlia e le altre sono figlie di amici miei“. Solo a questo punto la ragazza è fuggita via salendo sull’automobile dove la attendeva il complice. Sono poi intervenuti sul posto i vigili urbani e ora sta indagando la squadra mobile. I genitori hanno poi rivolto un appello sui social network Facebook e Twitter per far prestare maggiore attenzione a fatti di questo tipo.
Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile i fatti sarebbero andati in modo diverso:
Ieri verso le 17 una ragazzina italiana, ben vestita, di circa tredici anni, con apparenti problemi psichici, si è avvicinata a tre bambine all’interno del parco giochi nei pressi del tribunale per i minorenni. Ha detto di voler giocare con loro e ne ha prese due per mano. La madre di una delle tre, si è subito avvicinata. Lei ha risposto, riferiscono gli inquirenti, che le bambine “sono con me”. A queste parole, la madre si è allarmata e ha ripreso con sé le piccole. La ragazza, a quel punto, non si è allontanata ma è rimasta nel parco a passeggiare. Nessuno riferisce di auto andate via in concomitanza con questo fatto.
La donna ha deciso però di segnalare il fatto solo oggi dichiarando di aver poi avvicinato una seconda volta la ragazza che le ha anche riferito il proprio nome di battesimo e ha detto di essere in compagnia del padre. Non si trattava, precisano gli inquirenti, di una nomade. Cade così anche l’ipotesi del sequestro e non c’è nessuna prova che porti verso la fuga della ragazza con un fantomatico complice in macchina. Gli inquirenti stanno vagliando comunque ogni ipotesi ed esamineranno le telecamere di sorveglianza della zona.
Secondo la dichiarazione della madre di una delle bambine, la ragazza: “Era di carnagione chiara, capelli biondo cenere. Indossava un giubbotto di jeans e una maglietta con una grande stella. Aveva orecchini di bigiotteria azzurri, grossi, a forma di cerchio e con una pietra al centro, quasi sproporzionati per una ragazzina della sua età“.
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